Al liceo scientifico “Elio Vittorini” studenti da 100…e lode! - itFrancofonte

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INTERVISTE SCUOLA STORIE

Al liceo scientifico “Elio Vittorini” studenti da 100…e lode!

Liceo Scientifico Sezioni A E B

Complimenti agli studenti del Liceo Scientifico “Elio Vittorini” di Francofonte per i risultati conseguiti al termine degli esami di maturità.

La reazione degli studenti del liceo scientifico al lockdown

Come tutti noi sappiamo, il lockdown ha causato il blocco totale delle attività, compresa la scuola. Sono stati tantissimi gli studenti che si sono ritrovati a seguire le lezioni attraverso apposite piattaforme messe a disposizione dagli istituti scolastici. E tra di loro ci sono stati anche gli studenti del liceo di Francofonte, che hanno seguito, con grande partecipazione, le lezioni online.

Gli studenti del liceo scientifico e gli esami di maturità

Dopo il lockdown, gli studenti si sono ritrovati nuovamente insieme per sostenere gli esami in presenza. Muniti di mascherine e con l’emozione a mille, tutti hanno svolto la prima grande prova più importante della loro vita: la maturità.

Gli studenti del liceo scientifico “Elio Vittorini” da 100 e 100 e lode

Tra gli studenti del liceo scientifico, a essersi distinti per i risultati raggiunti ci sono stati loro:  

  • Turrisi Giuseppe 100/100;
  • Sboto Margherita 100/100;
  • Cataudo Samuele 100 /100 e lode;
  • Cordopatri Benedetta 100/100 e lode;
  • Calamunci Selena 100/100 e lode.

Cinque giovani eccellenze francofontesi che hanno ottenuto dei risultati da record! Un successo tutto meritato, grazie al loro impegno costante.

Liceo Scientifico Francofonte Maturità 2020

Il commento della professoressa Puglisi

“Invece di evitare lo studio, i ragazzi hanno continuato a studiare come se fossero a scuola, sentendo il peso e anche la responsabilità di portare a completamento quel lavoro che avevamo cominciato da settembre fino a marzo”: ha commentato la docente di lettere, la professoressa Puglisi. “Sono stati sempre presenti e puntuali a ogni collegamento, non si sono persi una lezione e soprattutto sono stati sempre puntuali con le consegne. Hanno avuto un atteggiamento responsabile e serio fin dal primo minuto. Non hanno usato la pandemia come una scusa”: ha proseguito. “Abbiamo avuto insieme anche momenti di riflessione, specie quando regnava l’inquietudine e la paura a causa dei morti da Coronavirus. I risultati si sono visti durante il colloquio orale. Nonostante l’emozione, i ragazzi erano preparati e hanno gestito in maniera esemplare i loro colloqui”.

Giuseppe Turrisi

“È stato un anno diverso, strano, per certi versi anomalo ma che senza dubbio lascerà in ognuno di noi ricordi indelebili. Al termine di un anno impegnativo ed intenso ma ricco di soddisfazioni personali, desidero dire grazie ai miei cari professori, i quali definiti a ragione dalla ministra Azzolina”scudi di quiete nella tempesta che infuria”, si sono messi subito in gioco facendo sì che distanti ma uniti, la scuola non si fermasse, offrendoci la più importante lezione di vita che un docente possa fare perché nessuno resti intrappolato in una situazione di incertezza e panico come quella che abbiamo e stiamo ancora vivendo a causa del Covid-19. Dedico al loro e ai mie genitori che mi sono stati sempre accanto il mio 100. Vivere cinque anni tra le mura del liceo scientifico di Francofonte è uno dei ricordi più belli che porterò sempre nel mio cuore” .

Margherita Sboto

“Questi cinque anni trascorsi al liceo sono stati bellissimi. Siamo amici anche al di fuori della scuola. Fino a febbraio era tutto normale, noi ovviamente già ci stavamo preparando psicologicamente al fatto che ci saremmo dovuti separare al termine di quest’anno scolastico. La notizia della chiusura della scuola a causa della pandemia è stata un dramma, specie per me. Ho sofferto troppo durante la quarantena, sapevo che non avrei potuto vivere le gite, gli ultimi giorni insieme ai miei compagni e ai professori. Questo evento ha scombussolato le nostre vite. All’inizio della quarantena ho avuto difficoltà a concentrarmi nello studio. Questo periodo è stato un grande punto interrogativo perché non sapevamo quando sarebbe finita e quando saremmo tornati alla normalità. Dopo questa fase di smarrimento, abbiamo iniziato a concentrarci, a studiare, a fare le interrogazioni. Vedere i professori in videochiamata era un po’ triste. Per noi, ma credo anche per i professori è stata un’esperienza nuova”.

“Ho cercato di impegnarmi al massimo come facevo a scuola in aula, mantenendo costante il mio ritmo negli studi. Questo cento non me lo aspettavo. È stata una bella sorpresa. Vedere questo cento è stata una grande soddisfazione e fonte di orgoglio per me e per la mia famiglia. Ringrazio tutti i professori, in particolare la professoressa Balsamo e il professore Caracciolo che ci seguono fin dal primo anno. A loro devo tanto. Hanno contribuito a farmi crescere come studentessa, come persona e come cittadina. Negli ultimi mesi si è instaurato tra di noi un rapporto umano che non si era mai visto. Ci siamo fatti forza a vicenda”.

Samuele Cataudo

“Come studenti, non avremmo mai immaginato di passare un anno scolastico del genere. La nostra preparazione non è stata particolarmente penalizzata dal covid-19, poiché il nostro istituto si è fin da subito prodigato attraverso la didattica a distanza, che almeno nel nostro caso, posso affermare sia stata un successo. Purtroppo devo affermare che dal punto di vista umano ci è stato tolto molto dal covid, dal viaggio d’istruzione del quinto anno, al suono dell’ultima campanella, vissuto con indifferenza poiché non avremmo mai immaginato di sentirlo, quel 4 marzo, per l’ultima volta. All’interno di ognuno di noi sarà presente un vuoto, sotto questo punto di vista, incolmabile”.

“L’anno si è concluso con un esame inedito, sia per noi studenti che per i professori, di cui, fino a inizio maggio, non conoscevamo lo svolgimento. Le prime due prove sono state sostituite dalla presentazione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo (nel nostro caso matematica e fisica), e dall’analisi e discussione di un testo di letteratura italiana, oggetto di studio durante l’anno scolastico, mentre rimaneva la presenza della discussione multidisciplinare (costituita da un argomento, conosciuto in sede d’esame, in base al materiale scelto dalla commissione), dell’esposizione di una relazione riguardante l’esperienza di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) svolta nel corso del triennio, e dell’accertamento delle conoscenze e delle competenze maturate dagli studenti circa le attività di “Cittadinanza e Costituzione”. Il voto scaturisce da anni di studio e sacrifici, spero che l’impegno e il tempo impiegati diano i loro frutti in futuro”.

Benedetta Cordopatri

“Essere una maturanda 2020 vuol dire essenzialmente essere pronti a tutto; aspettarsi l’inaspettabile fino alla fine. Noi classe del 2020 abbiamo vissuto situazioni quasi paradossali. Ad esempio, per noi non si può parlare di ultimo giorno di scuola e ultimo giorno tra i banchi e far coincidere le due esperienze. Non si può parlare di ultima campanella o ultima ricreazione nel modo in cui i precedenti e futuri maturandi hanno parlato e parleranno. Noi siamo la generazione Z, nati nell’anno della caduta delle Twin Towers e sotto il segno del Wi-Fi; in effetti c’era da aspettarsi che anche la nostra maturità non sarebbe stata comune.

“Da maturanda 2020 mi sento più consapevole di ciò vivo, ho imparato a non dar nulla per scontato, a vedere le cose da più punti di vista e ad apprezzare ciascuno di essi, ciascun piccolo aspetto di una quotidianità che appare oggi così lontana. La situazione più difficile da affrontare per quanto mi riguarda è stata dover avere a che fare con tante direttive vaghe, poco chiare, che ciascuno tra professori e alunni interpretava in modo diverso, quindi di doversi affidare all’incerto, essendo consapevole che la risposta, la forma da dare alla soluzione finale sarebbe potuta cambiare in ogni momento.

“Mi ritengo soddisfatta del percorso fatto fino ad ora e ritengo che i risultati conseguiti possano essere un solido punto di partenza per ottenerne di nuovi. Sono del parere che si raccoglie ciò che si semina e credo che il mio voto di diploma sia la meritata gratificazione di anni di studio e sacrificio, il capoverso finale di un lungo e meraviglioso capitolo della mia vita. Al liceo devo i miei anni più spensierati, le amicizie più solide e l’incontro con docenti i quali, nel bene e nel male, mi hanno mostrato la loro strada e aiutato a individuare sempre più nitidamente la mia. In tutto ciò credo sia essenziale menzionare l’importante ruolo e l’incondizionato supporto della mia famiglia, che mi ha cresciuta ed educata al senso del dovere e al rispetto del prossimo”.

Selena Calamunci

“Maturità 2020, sicuramente una maturità da raccontare. Siamo stati proiettati, come tutti del resto, in una realtà che non avremmo neanche immaginato. Ma a soffrirne, forse, siamo stati proprio noi maturandi, a cui è stata negata la possibilità di vivere l’ebrezza dell’ultimo giorno di scuola, le ultime risate e gli ultimi litigi tra i banchi, così come bere l’ultimo caffè bruciato della macchinetta. Tra lezioni telematiche e abbracci virtuali, possiamo parlare di una realtà che supera la fantasia. C’è chi ci reputa fortunati, magari per la presenza di commissari solo interni, ma credo che tutti noi avremmo preferito l’ansia alla visione dei banchi nei corridoi piuttosto che non poterli più attraversare se non soli e muniti di mascherina.

Liceo Scientifico Studenti

“La capacità di aver superato tutto questo, insieme, è la prova che siamo maturi davvero. È stata una maturità diversa sotto ogni punto di vista, ma non sono cambiate le sensazioni, l’ansia e la paura di non aver fatto abbastanza anche un minuto prima di cominciare il colloquio orale. Ma poi ti siedi, guardi negli occhi chi non vedevi da mesi e riconosci lo sguardo di coloro che sarebbero stati orgogliosi di te in qualunque caso. Ti rendi conto, dunque, di essere in famiglia. Qualsiasi fosse stato il risultato finale, sarei stata comunque felice. Si tratta del risultato di sacrifici, notti insonni e una determinazione mai abbandonata, un lavoro pienamente riconosciuto: è questa la mia più grande soddisfazione”.

Al liceo scientifico “Elio Vittorini” studenti da 100…e lode! ultima modifica: 2020-06-26T07:45:41+02:00 da Cristina Scevola

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