Proprio domani si festeggia San Martino. Dopo avervi raccontato un po’ di storia del vino, oggi tocca alle castagne: prodotto autunnale molto amato anche da noi francofontesi che, da tradizione, sono sempre presenti nelle tavole di San Martino.
Descrizione e Cenni Storici
Il castagno, il cui nome botanico è “Castanea sativa”, cresce bene su terreni non calcarei, ben drenati ed acidi. Produce verso i 25 anni di età, ma raggiunge la massima produzione a 50 anni, formando dei boschi puri o misti. Il castagno è molto longevo, può diventare secolare o millenario.
Castagne
Le FOGLIE sono grandi ed hanno il margine seghettato. I FIORI compaiono in primavera dopo le foglie; quelli maschili sono raggruppati in infiorescenze a spighe lineari, quelli femminili sono solitari e si sviluppano alla base delle infiorescenze maschili. I FRUTTI sono degli acheni che maturano in inverno, aprendosi in quattro valve e lasciano cadere da 1 a 3 semi detti castagne. La parte che comunemente è chiamata riccio è la cupola.
Le castagne e il legame con San Martino a Francofonte
La castagna ha uno strettissimo legame con i festeggiamenti di San Martino. Essa, infatti, sotto forma di caldarrosta, diventa un elemento tipico della tavola francofontese di San Martino! Accompagnata da un bel bicchiere di vino rosso magari! Già nel periodo delle castagne, è tipica usanza trovare i venditori, lungo le vie francofontesi (specie nella via onorevole Sebastiano Franco e “‘A rotonda”). I venditori preparano per strada le caldarroste. Il loro profumo inebriante invade le strade di Francofonte. Impossibile resistere alla tentazione di acquistarle.
Inoltre, è un classico per eccellenza, la presenza degli stessi venditori durante la fiera di San Francesco (allestita in onore dei festeggiamenti del Santo). Le castagne vengono cotte sul fuoco con un’apposita padella forata. C’è tuttavia da dire che risultano meno digeribili a causa delle inevitabili imperfezioni legate alla cottura delle stesse).
Castagno in Cucina: ricette sfiziose
I frutti autunnali per eccellenza, le castagne, sono divenute nel tempo protagoniste di tantissime ricette dolci. Vengono anche adoperate per la preparazione di marmellate e confetture. E visto il tema, vi suggeriamo una ricetta di semplice realizzazione, la crostata di crema di castagne. Un’alternativa per impiegare le castagne e presentarle nella vostra tavola di San Martino!
Le caldarroste, un classico del San Martino francofontese
Apprezzatissima da grandi e piccini, la crostata è un dolce tradizionale della nostra cucina mediterranea, ma al contempo molto versatile. La classica pasta frolla incontra la bontà della crema di castagna; ecco a voi la ricetta! Ecco gli ingredienti necessari : crema di castagne, farina 00, burro, zucchero a velo, tuorli, uova.
Crostata con crema di castagne: procedimento
- Versare farina e burro nel mixer, mixare fino ad ottenere un composto sabbioso;
- Trasferire il composto ottenuto su un piano, formare la “conca” al centro dentro la quale va versato lo zucchero a velo;
- Rompere le uova, ed unire i tuorli al composto sabbioso e allo zucchero;
- Amalgamare il tutto e lavorare il composto fino a quando non diventi solido ed omogeneo;
- Avvolgere il composto su una pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigo per 30 minuti;
- Passato il tempo previsto, tirare fuori il panetto dal frigo e stendere la pasta frolla con un mattarello;
- Imburrare ed infarinare una tortiera, su cui adagiare la pasta;
- Versare la crema di castagne e livellarla;
- Formare le classiche striscette di pasta ed adagiarle sul piano;
- Infornare il composto a 180° per 45 minuti;
- Una volta sfornata, lasciate raffreddare e servitela ai vostri commensali!
