Dora Pappalardo, la passione per lo sport e l'A.s.d. Seven nell'anima

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INTERVISTE SPORT

Dora Pappalardo, la passione per lo sport e l’A.s.d. Seven nell’anima

Dora Pappalardo allenatrice Asd Seven

Dora Pappalardo è una donna della quale si prova orgoglio quando se ne parla. Appassionata ma umile, forte ma con una straordinaria sensibilità, Dora è la fondatrice e allenatrice dell’A.s.d. Seven. Noi l’abbiamo incontrata.

Dora Pappalardo: l’incontro con la pallavolo e gli anni in campo

“Avevo 14 anni quando ho iniziato a giocare”: esordisce così quando racconta i suoi inizi nel mondo della pallavolo. “Facevo parte di una piccola squadra del mio paese, Santa Maria di Licodia”. Prosegue ancora Dora: “Ho quasi sempre giocato sia nel CSI che nella Federazione. Poi mi sono spostata nelle Marche e sono rimasta lì per un anno. Quell’esperienza è stata una vera e propria fonte di arricchimento per me. L’allenatore della squadra era una donna, molto sensibile, e lei mi ha trasmesso la passione per l’insegnamento dello sport”.

Le abbiamo rivolto alcune domande per conoscerla meglio…

Dunque Dora, da chi hai ereditato la passione per lo sport?

Mio padre mi ha trasmesso la passione per lo sport. Lui era un amante del calcio e lo vedevo spesso impegnato a organizzare eventi. Ed è stato proprio lui a trasmettermi il concetto che se devi fare una cosa o la fai bene, oppure non la fai. Spero che sia fiero di me e di ciò che sto facendo.

Dora Pappalardo Under 16

Dora Pappalardo insieme alle ragazze dell’Under 16 – photo credits Daniele Guerriero

Quando sei arrivata a Francofonte?

“Avevo 23 anni. Ho conosciuto Camelia Turiano, persona molto generosa, che si occupava dei ragazzi. Con lei abbiamo iniziato questo percorso, decidendo di creare un’associazione. E da lì è nato anche lo sposalizio con Marinella Giampapa, che aveva un’associazione, la Polisportiva Nuova Trinacria. Marinella si occupava di calcio, io di pallavolo, mentre Camelia si occupava della parte burocratica. Eravamo davvero una grande forza”.

E dopo quell’esperienza cosa hai fatto?

“Per un anno mi sono fermata per prendere il tesserino di allenatore federale. Era il 2010. Nel frattempo Marinella ha proseguito con il calcio, mentre Camelia si è dedicata alla politica. I ragazzi intanto crescevano e non potevo abbandonarli. Ed è nata appunto l’idea di aprire, nel 2012, la nostra associazione, l’A.s.d. Seven”.

Quindi Dora ti sei ritrovata a gestire un’associazione. Come è stato?

“Per me è stato semplice. Non mi sono mai sentita sola. La forza che danno i ragazzi è unica. Loro sono cresciuti con me!”.

Come vivi il tuo ruolo di allenatrice all’interno dell’A.s.d. Seven?

Affronto sempre tutto con molta passione e quando inizio qualcosa la porto avanti fino alla fine. Noi mi piace mai lasciare indietro niente. E se sono questo tipo di persona, lo devo anche a mio marito, Salvatore Alecci, che è anche il presidente dell’associazione. Allenare richiede molto tempo, ma mio marito è e continua ad essere sempre al mio fianco. E poi ci sono loro, i miei ragazzi, che spazzano via tutta la fatica e la stanchezza di questo mondo! Abbiamo creato un piccolo mondo fatto soprattutto di valori sani e di amicizia”.

In quanto donna, esistono delle difficoltà riguardanti il ruolo che ricopri?

“La pallavolo non è di dominio prettamente maschile. Salvatore mi dice che ho cambiato il suo modo di vedere le cose. Il fatto di essere donna e anche mamma mi permette di avere quella sensibilità per capire gli stati d’animo delle ragazze. E con Bucello ci completiamo alla perfezione!”.

In quanto allenatrice, quali metodi utilizzi per approcciarti con le giocatrici?

“Il primo approccio è conoscere la ragazza che ho davanti, capire cosa fa nella sua vita quotidiana. Da lì si crea una sorta di legame che cresce e se c’è la volontà da entrambe le parti, nasce un sodalizio forte”.

Allenatrice In Campo

Photo credits Daniele Guerriero

Quali valori cerchi di trasmettere ai tuoi allievi?

“Anche al di là della palestra abbiamo creato un legame molto forte. Loro vedono in me un riferimento e cerco di trasmettere loro sani valori, quali possono essere l’amicizia, il sacrificio, l’educazione e il rispetto. Gli stessi che mi hanno trasmetto la mia famiglia e i miei allenatori, per cercare di rendere loro delle persone migliori in un mondo che gira al contrario“.

Cosa offre la pallavolo rispetto ad altri sport?

“La pallavolo è uno sport come gli altri. Quello che fa la differenza è chi ti fa conoscere quella disciplina sotto tutti i punti di vista. Lo sport, qualunque esso sia, ti fa crescere, maturare e migliorare. Se poi hai un educatore che ha delle forti basi e ti sa trasmettere la disciplina e i valori che essa ha, allora sicuramente sarà questo aspetto a fare la differenza”.

 

Dora Pappalardo, la passione per lo sport e l’A.s.d. Seven nell’anima ultima modifica: 2019-06-28T08:01:31+02:00 da Cristina Scevola

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