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Fuochi d’artificio: la parola a Maria Rita Lo Pizzo

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Cosa sono i fuochi d’artificio e come funzionano? Ci spiega tutto, nella prima parte della nostra intervista, la pirotecnica francofontese Enza Maria Rita Lo Pizzo.

Raccontaci un po’ di te…

“Mi chiamo Enza Maria Rita Lo Pizzo, vivo a Francofonte e fin da piccola ho sempre amato i fuochi d’artificio. Il 26 marzo 2018 ho conseguito il patentino pirotecnico presso la prefettura di Catania. Per la legge sono ‘una persona con conoscenze specialistiche in ambito di accensione, vendita e detenzione di articoli pirotecnici‘”.

fuochi Enza Lo Pizzo
Enza Lo Pizzo

Parliamo di pirotecnia. Quando nasce?

“La pirotecnia nasce in Cina nell’ 800 D.C. Secondo le fonti, si dice che volessero creare un elisir di lunga vita si accorsero che, mescolando carbone, zolfo e salnitro, crearono una sostanza. Questa, riscaldata, poteva innescare un’esplosione. I fuochi vennero usati già dall’anno 1000 sotto la dinastia Song per festeggiare matrimoni ed eventi“.

Da cosa sono composti i fuochi d’artificio?

“Si compongono di materiali avvolgenti, combustibili e comburenti. Questi, una volta innescati, producono 4 effetti: luce; rumore; fumo e materiale solido in combustione che cadendo producono strisce e coriandoli”.

A loro volta, come possono essere distinti i fuochi d’artificio?

“La legge distingue i fuochi d’artificio per l’uso. Troviamo la categoria P1 e P2 che sono gli airbag e i sistemi di pretensionamento delle cinture di sicurezza; T1 e T2 che sono gli effetti scenici usati spesso nei film. Infine, abbiamo F1 -F2 -F3 F4: questi vanno dai petardini agli artifizi usati per gli spettacoli pirotecnici. A loro volta, questi si distinguono in fuochi a terra (fontane o cascate); fuochi aerei (producono un effetto dopo aver raggiunto una certa quota); fuochi acquatici (progettati per galleggiare sopra o in prossimità di una superficie d’acqua).

Parlaci della figura del pirotecnico…

“Secondo il Testo Unico di Pubblica Sicurezza, ‘il pirotecnico è l’imprenditore a cui è affidato l’allestimento e l’esecuzione dello spettacolo pirotecnico. Sia lui che chi collabora con lui hanno delle competenze tecniche e sono in possesso di patentino pirotecnico’. Tuttavia non è così semplice: a volte si pensa che sia soltanto una persona che accende i fuochi, non capendo che è soprattutto colui che realizza delle richieste precise”.

Tutti possono accendere o vendere fuochi d’artificio?

“Assolutamente no. C’è la consuetudine che tutti possono detenere o vendere fuochi; tutti, a modo loro, si sentono fuochisti, non sapendo che si va incontro a sanzioni. E soprattutto non si curano dei danni che possono causare. Bisognerebbe sentirsi meno ‘supereroi’ ed avere un po’ di buon senso”.

Cosa è uno spettacolo pirotecnico?

“Lo spettacolo pirotecnico è il rendere visibile, grazie ai fuochi, l’emozione di chi lo richiede. A sua volta, il pirotecnico lo realizza creando uno spettacolo classico oppure uno spettacolo piromusicale, ovvero i fuochi lanciati a tempo di musica. In entrambi i casi, possono essere usati faretti a led, macchine per il fumo o per il fuoco. Tutto questo avviene all’interno di un’area di sparo ben precisa”.

Che cosa è un’area di sparo?

“Si tratta di quel luogo dove viene autorizzato lo sparo. Questo luogo è stabilito da una commissione tecnica territoriale, composta da personale dell’esercito, Carabinieri, Polizia di Stato e Finanza, i quali sono specializzati in ambito pirotecnico. A sua volta, viene data la distanza di sicurezza; la zona di sicurezza (ovvero lo spazio posto tra l’area di sparo e le zone aperte al pubblico). Gli edifici, di qualsiasi genere, nel corso dello spettacolo, non devono essere abitati o sufficientemente distanti, per non subire danni”.

Come accende i fuochi d’artificio oggi il pirotecnico?

“I fuochi oggi vengono accesi da apposite centraline. In questo modo è possibile accenderli a una certa distanza”.

Fuochi D'artificio Fuochi

Cosa deve fare il pirotecnico al termine di uno spettacolo?

“Deve effettuare una bonifica accurata dell’area di sparo e delle zone adiacenti per l’individuazione e l’eliminazione di ogni eventuale residuo di materiale inesploso o incombusto”.

Quando non è possibile svolgere uno spettacolo?

“Nel caso in cui non ci siano le norme di pubblica sicurezza rispettate o a causa del brutto tempo. In presenza di vento, il titolare dovrà valutare l’opportunità di stabilire eventuali limitazioni nei tiri e provvedere a mutare l’orientamento dei mortai, in modo da allontanare dal pubblico, ancora di più, la traiettoria dei lanci”.

Come si riconosce un fuoco d’artificio legale?

“Dalla marcatura CE. Ogni artifizio, prima di essere immesso nel mercato, viene controllato da organismi notificati specializzati”.

Fuochi d’artificio: la parola a Maria Rita Lo Pizzo ultima modifica: 2020-11-26T08:02:50+01:00 da Cristina Scevola

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