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Il presepe ispirato all’ introduzione del culto della Madonna della Neve

Presepe Madonna Neve Quadro

Tra le tradizioni del Natale c’è il presepe. A tal proposito, abbiamo parlato con Giuseppe Intruglio che quest’anno ne ha realizzato uno in occasione del 450 anniversario dell’introduzione del culto della Madonna della Neve a Francofonte.

Cosa rappresenta il presepe nella nostra tradizione?

“Il primo presepe nacque nel 1223 in un piccolo borgo della provincia di Rieti, ovvero Greccio. A crearlo fu san Francesco d’Assisi che voleva mettere in scena le stesse sensazioni e la stessa situazione di quando è nato Gesù. E questo è un po’ ciò che facciamo noi nelle nostre case. Ovviamente, ognuno riesce a inscenare con diversi modi e con diverse tematiche e materiali il proprio presepe. In modo particolare, Papa Francesco, l’ 1 dicembre 2019 emanò un’enciclica nella quale spiega il suo vero significato”.

Per te cosa rappresenta? E chi ti ha trasmesso questa passione?

“Per me è una sorta di ritorno al passato, quando a 6 anni iniziai a realizzare il primo presepe in camera mia, iniziando a respirare quell’aria magica che si vive in questo periodo dell’anno. La passione per il presepe è un qualcosa che abbiamo nel DNA in famiglia; a casa con mia madre e da mia nonna con mia zia per la ninnarò, è stato un qualcosa che ha caratterizzato la mia infanzia”.

Credi che sia una di quelle tradizioni che ancora resistono o che stanno scomparendo?

“Purtroppo mi accorgo che questa tradizione si sta un po’ allentando. Non si riesce a trovare un angolino per inserire la Sacra Famiglia che è il vero simbolo del Natale cristiano. Bisogna trasmettere questa tradizione ai più piccoli, in quanto ha dei valori senza i quali non ha nemmeno senso vivere il Natale. Il presepe è un qualcosa che si fa quasi tutto in famiglia; c’è chi si occupa di sistemare le casette, il muschio, c’è chi si occupa di sistemare le casette o i pastorelli, la carta stellata, c’è chi si occupa di comporre le montagne e così via. Si vive una sorta di unione familiare. La famiglia si riunisce per allestire il presepe. E questo secondo me è un valore da trasmettere e che non va trascurato”.

Quale particolarità ha il tuo presepe di quest’anno?

“Ho allestito il mio presepe facendo riferimento al 450 anniversario dell’introduzione del culto della Madonna della Neve a Francofonte, ambientandolo a Passaneto, luogo dal quale tutto ha avuto origine. La particolarità di questo presepe è la mangiatoia, che sarebbe la chiesa di Santa Maria di Soleto con la grotta annessa, ma sta soprattutto nelle statue. La Madonna, sia nel vestiario che nella postura, richiama la Madonna della Neve. Il Bambino, sia nella posizione che nell’essere nudo, richiama il Bambinello del quadro originale. San Giuseppe richiama i colori del quadro posto dietro l’immagine della Madonna della Neve. Le statue sono state realizzate dal ceramista calatino Vincenzo Velardita”.

“Il presepe ha una scena iniziale che sembra essere fuori dal contesto e dallo scenario dallo stesso. É ambientato nella stele votiva di Passaneto e si vede una nonna che racconta al nipotino delle storie, tra queste la nascita di Gesù a Betlemme, la leggenda della Madonna della Neve, ma anche tutte quelle tradizioni che caratterizzavano Francofonte, come quella della Ninnarò che allietava le sere dal 16 al 24 dicembre nel periodo natalizio. Ed è così che il bambino elabora uno scenario in cui la nascita di Gesù è ambientata a Passaneto, laddove è stato trovato il quadro. E per questo troviamo i sacchi con il frumento offerti alla Madonna e a Gesù Bambino, ma anche un angolino con la ninnarò allestita con le rizzogne e il quadro della Sacra Famiglia e un musicante che suona questa novena in onore di Gesù che sta per nascere”.

Quali valori racchiude?

“Questo presepe ha il valore della devozione nei confronti di Gesù e della Madonna, e in modo particolare della nostra Patrona. Ha il valore della tradizione non solo nel presepe stesso, ma anche nel portare avanti quelle tradizioni che identificano Francofonte; ma soprattutto ha il valore della famiglia e dei racconti popolari, incarnati nelle figure della nonna e del nipotino, ovvero passato e futuro con la speranza che si portino avanti ciò che è stato tramandato”.

Il presepe ispirato all’ introduzione del culto della Madonna della Neve ultima modifica: 2021-12-20T11:50:06+01:00 da Cristina Scevola

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Julieta B. Mollo

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