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Immergiamoci nel fantasy con Giovanni Noto Nanì!

Fantasy Giovanni Noto Nanì

Abbiamo visto l’autore del libro fantasy “I tesori del Khaleos”, Giovanni Noto Nanì, tra i protagonisti della rassegna “Luglio d’Autore”, insieme a Paolo Dinaro e Ivan Lo Pizzo. Lo abbiamo intervistato per scoprire qualcosa in più su questo genere.

Come ti sei appassionato al fantasy?

“ Come ho detto durante la presentazione del libro che si è svolta giorno 10 Luglio a Francofonte, aver avuto una “famiglia videoludica” ha contribuito moltissimo a far crescere la mia passione per il fantasy. Spesso nemmeno ce ne rendiamo conto, ma il fantasy ormai è dappertutto, e ci sono sempre più opere (Letterarie, cinematografiche, etc.) che adottano questo genere. Il mio amore per il fantasy però nasce da lì, dai giochi per computer, e dalle mille avventure che puoi vivere attraverso la vita del protagonista del gioco in questione”.

I Tesori Del Khaleos Libro Giovanni Noto Nanì Autore
Photo credits Flavia Noto Nanì

Sono stato un pirata squattrinato, un po’ goffo, ma molto coraggioso, che sfida il più temibile filibustiere dei sette mari e si innamora della bella governatrice di una delle isole dei Caraibi; e sono stato insieme ad un cane detective e al suo fidato assistente coniglio, a risolvere crimini in una delle città più strambe che siano mai state create; sono stato iniziato alla corte degli assassini di Firenze, per salvare l’Italia dalla tirannia dei Borgia, e molto altro ancora”.

Come è nata l’idea di scrivere un libro?

“All’inizio l’idea di scrivere un libro non mi sfiorava neanche, quando raccontavamo le nostre storie all’interno dei forum dei giochi che io e i miei amici facevamo, l’idea era quella di salvarle tutte e inserirle in una sorta di archivio. Invece, essendo scritte in un ordine particolare che facevano sembrare quelle storie come accadute cronologicamente, mi sono reso conto che forse potevo trasformarle in un libro. Allora mi sono allenato scrivendo storie a caso, ma queste storie a caso potevano essere cucite tra loro, e così venne fuori la prima versione della trama de “I Tesori del Khaleos”. In principio dovevano essere tre libri in uno, ma poi mi sono reso conto che molti dettagli dovevano essere sacrificati per non scrivere un libro troppo grande, così l’ho diviso ed è diventata una saga”.

Quale difficoltà incontra uno scrittore fantasy nel mondo dell’editoria?

Pur essendo entrato, in punta di piedi, in un mondo complicato come quello dell’editoria, devo ammettere che non conosco le meccaniche di quello che accade. Quello che posso dire, nel mio piccolo, è che uno scrittore fantasy incontra le stesse difficoltà di tutti gli altri autori, o almeno così mi è sembrato. E queste difficoltà, o almeno quella principale, è che essendo un esordiente, devi anche tu essere bravo a convincere la casa editrice a scommettere su di te, ed essendo inesperto sicuramente non è facile”.

Quanto c’è di reale nei personaggi fantasy?

“Dipende dall’autore, probabilmente. Di sicuro la caratterizzazione di un personaggio è reale, perché anche il personaggio più fantasy possibile, ovvero il mago (o lo stregone, o il druido, o il negromante, tutto ciò che ha a che fare con la magia), deve seguire la logica della realtà. Per fare un esempio: se un mago ha perso tutta la sua famiglia durante la guerra, il giorno dopo non passeggia fischiettando allegramente inneggiando all’amore, perché non sarebbe veritiero. Deve esserci sempre una componente reale in tutti i personaggi, anche se poi possono fare cose grandiose, come evocare tornado, piogge d’acido, meteore o nubi velenose. In fondo, generalmente, nel genere fantasy si parte sempre da una base reale, e poi il bello (e per me è stata la cosa più divertente) è lavorare di fantasia su questa base, creando tutto il possibile e inimmaginabile: linguaggio, luoghi, culture, tradizioni, religioni, leggende, poteri magici… “

Pensi che questo sia solamente un genere di nicchia?

“La prima volta che mi è stata fatta questa domanda mi sono reso conto di quanto fosse complicato arrivare ad una risposta, perché ha aperto un dibattito sul tema incredibilmente lungo e interessante. La prima volta ho risposto in base a ciò che sentivo dire del genere, ma in realtà voglio rispondere in base a quello che vedo io tutti i giorni. Anche ammettendo di non essere ancora entrato nel giro che è l’editoria e di non conoscere ancora così tante persone che dei libri ne hanno fatto la loro vita, direi che il fantasy, da ciò che vedo io, sembra molto meno di nicchia di quanto lo si vuole fare passare. Forse un tempo lo è stato, ma sembra che film, serie tv, ma soprattutto i videogiochi, stiano dando un’altra direzione a quello che è il genere fantasy.”.

Autore Noto Nanì
Photo Credits Flavia Noto Nanì

Chi sono i tuoi autori fantasy preferiti?

“Ne ho solo uno al momento, che è George Martin, il padre del best seller “Il trono di spade”. Di lui amo la sua fantasia nel creare un mondo gigantesco come lo è Westeros, ma anche la sua capacità di far crescere i protagonisti in base alle vicende che accadono loro. I suoi personaggi secondo me sono sempre coerenti, sempre perfettamente strutturati: poi possono essere banali o carismatici, ma sempre ben fatti. Ho un altro autore che mi è piaciuto molto e che mi ha lasciato il segno, ma non è fantasy, scrive romanzi storici. Mi ero innamorato, quando lessi il suo libro, della totale perfezione in cui descrive un campo di battaglia, sanguinoso e violento, terrificante e crudo, ma più reale che mai. Steven Pressfield, e il libro era “Le porte di fuoco”, uno dei molti romanzi che raccontano della famosa battaglia degli spartani alle termopili”.

Cosa significa fantasy e cosa si cela dietro questo concetto?

“Fantasy è esattamente ciò che dice la parola: fantasia. Tutto ciò che la mente immagina e che non ha a che fare con la realtà. Dietro il fantasy c’è letteralmente tutto un gigantesco mondo da scoprire: razze, magia e artefatti magici, creature fantastiche e mitologiche, armi divine o incantate, armature appartenute a eroi del passato, libri e incantesimi, abilità soprannaturali o innate. Parole che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito: elfi, negromanti, goblin, giganti, nani, draghi, incantatori, stregoni, druidi e molto altro. Quello che il fantasy può e deve fare è dare al lettore un modo, per qualche minuto, ora, giorno, di entrare in un mondo straordinario dove volerci restare”.

Per rivedere la diretta della presentazione del libro di Giovanni Noto Nanì, andate sulla nostra pagina Facebook “itFrancofonte”.

Immergiamoci nel fantasy con Giovanni Noto Nanì! ultima modifica: 2020-08-14T08:43:12+02:00 da Cristina Scevola

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