La scuola ormai si è conclusa e c’è chi si ritroverà ad affrontare i tanto attesi esami di stato. Per l’occasione, abbiamo incontrato lo studente Flavio D’Elia che si è raccontato facendo una sorta di bilancio del suo percorso scolastico.
Ormai la scuola sta per concludersi e ti attendono gli esami di maturità: con quale sentimento ti stai approcciando a questo momento?
“Durante questi anni, gli ultimi giorni di scuola li ho sempre vissuti con molta inquietudine appunto perché sapevo che sarebbe arrivato quest’anno, ovvero il momento in cui dire “addio” alla scuola che mi ha formato.
Essendo alunno del 5° anno mi attendono gli esami di stato, il momento per la quale ci hanno preparati in questi anni e devo dire che l’ansia si sente anche perché la preparazione a questo esame richiede molti sforzi e costanza nello studio”.
“In me però, pervade anche un sentimento di gioia per tutto ciò che verrà dopo il diploma ossia l’università, sicuramente sceglierò come corso “Scienze politiche”, inoltre è ormai noto il mio interesse per la politica, l’amore per il mio paese e spero un domani di poter raggiungere determinati obiettivi”.
Se dovessi fare un bilancio di questi 5 anni, quali esperienze ritieni formative?
“È molto difficile rispondere a questa domanda, anche perché le esperienze formative sono state moltissime, tra cui, quelle che mi hanno segnato personalmente sono state il PCTO a Firenze dell’anno scorso e quello a Praga di qualche mese fa”.
“I PCTO, tra le altre cose, sono stati momenti indimenticabili in cui gli alunni abbiamo avuto modo di vivere esperienze lavorative, ad esempio a Firenze abbiamo svolto alternanza Scuola-Lavoro sulla nave Grimaldi Lines”.
Hai dato voce ai ragazzi facendo da rappresentante di istituto: come ti sei sentito a rivestire questo incarico?
“Per ben tre anni ho ricoperto questo ruolo, un esperienza indimenticabile che mi ha formato parecchio, l’ho vissuto con molto senso del dovere.
Il primo anno, quando mi candidai la prima volta, devo dire che è stata un’avventura improvvisa che ha stravolto totalmente il mio percorso scolastico, dovendo alternare la Rappresentanza allo studio ma alla fine c’è l’ho fatta”.
“Inoltre credo di aver gestito al meglio la mia carica senza mai aver avuto opposizione da parte degli alunni, tant’è vero che quest’anno quando mi ricandidai fu presentata un’altra lista in alternativa a me, il risultato fu 316 voti io e 33 loro, un plebiscito, che credo abbia premiato il lavoro svolto in due anni.
In più, quest’anno a seguito dell’accorpamento che ha portato alla fusione del “P.L. Nervi” all’ “Alaimo, fui candidato anche in una lista che comprendeva gli indirizzi della sede centrale di Lentini”.
“Adesso però è arrivato il momento di mettermi da parte e dar spazio a chi, come me, vorrà vivere quest’esperienza fatta di grandi responsabilità, io da parte mia sarò sempre disponibile per la mia scuola, anche se in modo indiretto.
Vorrei però fare presente a chiunque prenderà il mio posto che, la Rappresentanza in sé non basta solo averla, ma anche esercitarla nel bene della scuola e degli alunni, in questi anni ho avuto un solo modo di pensare ossia che la Rappresentanza è stata l’essenza del mio dovere da alunno”.
E per uno studente, quanto conta avere nel proprio percorso i giusti insegnanti e la giusta dirigenza scolastica?
“Credo che sia una delle priorità nel percorso di crescita di uno studente avere dei docenti competenti ma soprattutto disponibili per i propri alunni, che sappiano capire le esigenze e i bisogni di quest’ultimi.
La dirigenza è un elemento importantissimo per la vita quotidiana all’interno delle mura scolastiche, senza essa non c’è scuola, alle volte però è proprio questo pezzo fondamentale della scacchiera che viene meno, dimenticandosi realmente il proprio scopo”.
“Non voglio entrare nel merito ma non posso fare a meno di ringraziare l’ultimo dirigente dell’istituto “Alaimo”, il Prof. Mauro Mangano, che l’anno scorso è stato essenziale per il mio percorso scolastico, persona sempre disponibile per i suoi studenti e con un senso di empatia grandissimo, pubblicamente voglio manifestargli ancora una volta la mia stima e amicizia”.
E per uno studente, quanto conta avere nel proprio percorso i giusti insegnanti e la giusta dirigenza scolastica?
“Sicuramente la comodità, questo è uno dei pregi di avere delle scuole superiori nel territorio, in secondo piano la prosperità del paese.
Il nostro paese, Francofonte, al momento può contare su tre indirizzi superiori, dei quali uno sarà chiuso a settembre 2023, i restanti due, Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Economico non sono per niente in crescita, sono stazionari o peggio in deficit di alunni, ho fatto una statistica mia personale e ho costatato che ogni anno, perdiamo 10/15 alunni.
Non so dire di chi sia la colpa, sicuramente delle famiglie che preferiscono iscrivere i propri figli nelle scuole di Lentini, come se avessero qualcosa in più che invece qui è assente, assurdo”.
Cosa ti senti di dire a chi ti ha accompagnato in questi anni?
“Sicuramente mi sento in dovere di fare i ringraziamenti a chi c’è stato fin dall’inizio, come ad esempio i Responsabili di Plesso, Prof.ssa Angela Pavano e il Prof. Vito Stendardo ai quali non posso non essere riconoscente per tutto.
Tutto il corpo docenti, in modo particolare la Prof.ssa Magda Campo, che grazie alla sua disponibilità e amore per il nostro plesso è riuscita a farsi apprezzare e stimare da tutti gli alunni della scuola, al di là dei rapporti personali, a parer mio è una docente che merita molto e alla cui si deve molto”.
“Ringrazio inoltre il Prof. Lorenzo Tringali che nonostante quest’anno fosse stato trasferito presso altre sedi, non mi ha mai lasciato solo, contattandomi abitudinariamente per darmi magari qualche dritta o meglio, qualche consiglio”.
“Voglio inoltre ringraziare la Dirigente scolastica Prof.ssa Giusy Sanzaro e la Vicepreside Prof.ssa Aurora Marino.
Il consiglio D’istituto e l’intera scolaresca che per ben tre anni mi hanno supportato e sopportato.
Mi sembra anche doveroso ringraziare una persona per me molto importante, il Prof. Roberto Ragusa, Responsabile del Plesso durante l’anno scolastico 2021/2022, nonostante non fosse mai stato mio insegnante diretto l’ho sempre considerato la mia linea guida, il mio punto di riferimento fisso, nel quale andare ogni qualvolta ne ho avuto bisogno, a lui devo molto, insieme siamo riusciti a superare quel muro, per molti insormontabile che divide alunni e professori, spero vivamente di mantenere questo rapporto, oserei dire di amicizia, anche in seguito alla mia uscita dalla scuola”.
Infine, quali consigli daresti ai ragazzi?
“Mi sento di dare un consiglio a tutti gli alunni, godetevi questi anni, perché sono e saranno sempre i migliori anni della vostra vita”.
Che bello leggere di un giovane liceale prossimo universitario, che oltre a parlare bene della scuola Francofontese e dei propri docenti, augurava ai giovani in subentro di godersi questi anni che come Lui ha ben descritto, sono I MIGLIORI ANNI DELLA VITA.- Grazie giovane Delia, ho letto tutte le tue risposte e riflessioni e a 87 anni ho ricevuto una lezione di vita.-