L’amore che muove il sole e lascia che ti frughi dentro te stesso - itFrancofonte

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NEL MIO STATO

L’amore che muove il sole e lascia che ti frughi dentro te stesso

Bansky

Essendo la settimana dell’amore non potevo, così come i miei colleghi redattori, non dedicare un articolo a questo motore dell’anima. E poi l’ho intitolato: “L’amore che muove il sole e lascia che ti frughi dentro te stesso”.

Quest’estate, finalmente, ho presentato il mio libro nel mio paese. Per chi sa di cosa sto parlando conosce per fine e per segno le mille peripezie accadute. E di cui il duemilaventi non c’entra niente.

In alternativa troverete il video su questo sito e potrete confermare ciò che sto per dire.

Durante la presentazione ho affermato che il motore della letteratura è l’amore.

Dopo la presentazione di quest’estate sono stato deriso perché come motore della letteratura considero l’amore.

Non ci crederete ma essere deriso per ciò in cui credo, in questo caso l’amore, mi ha reso molto appagato. Sì, mi ha e mi appaga. Non che io sia sadico e provi piacere ad essere deriso.

Immagine Banksy Per Articolo
“L’amore che muove il sole e lascia che ti frughi dentro te stesso” è il titolo del nuovo articolo di Ivan Lo Pizzo

Ma, che in molti ancora sono disillusi e credano che si possa fare letteratura (inteso come scrittura) vera e onesta senza questa spinta dell’anima mi darà vantaggio su di loro.

Perché? Perché fino a quando non crederanno in ciò come potrebbero scrivere qualcosa di valido? Rendere le loro storie valide? I loro personaggi, veri e vivi?

Questa bella premessa non è scritta a caso, è una tecnica che serve all’autore per esprimere senza usare un aggettivo le capacità o l’incapacità che il protagonista possiede (quindi essendo io autore e protagonista l’aggettivo nascosto è “folle”).

Si dia il caso che la rubrica tratta letteratura e che per ogni articolo vi rifilo una tecnica. Potrete confermare ciò leggendo gli articoli passati.

Come voi ben sapete (frase di stile che usa il parroco della chiesa – da dove presto verrò scomunicato – per dirci che qualcosa non la sappiamo, o magari la sappiamo ma pochino pochissimo) dicevo, come voi ben sapete e avrete notato dal titolo ho fuso due citazioni provenienti da due autori distanti d’epoca tra sé, ma vicinissimi.

“L’amor che muove il sol e le altre stelle” (alert spoiler) la fine della Divina Commedia di Dante. E “…Che tu per me sia il coltello con il quale frugo dentro me stesso” Lettere a Milena di Franz Kafka.

Cos’hanno questi due autori in comune? (Ne parlo al presente poiché stiamo parlando di gente immortale). Tantissimo: il senso di emarginazione fisico e psicologico provato, il non riuscire ad essere compresi e via dicendo. Ma soprattutto la convinzione che l’amore va ed è ben oltre un romanzo di Fabio Volo o Federico Moccia. (Ovviamente non esistevano ad allora gli ultimi due autori citati).

Ma questa convinzione non è il frutto di pene patite? Non dico che senza dolore non ci può essere amore, ma che quel pizzico di dolore serve a farci capire di non stare sognando come Di Caprio e Cotillard in “Inception”.

In questo caso si potrebbe pure dire che Nolan per Inception abbia copiato Dante; costui fa un viaggio dal suo inconscio per incontrare una versione dell’amore che lui si era creato ma che non era reale e così come Di Caprio o Di Caprio come lui dovrà imparare a lasciare andare la persona che ha amato.

“L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato ma trascinerà”. Demian – Herman Hesse. (Che vi consiglio di non leggere…)

Ma oltre al Demian, vi consiglio di leggere tutto Herman Hesse. Certo, troverete come in tutti gli altri autori cose a cui credere e cose a cui non credere. Ma ciò che ha scritto riesce a descrivere passo passo e senza ridondanze quando l’innamoramento diventa amore.

E cari i miei derisori, che pure Herman Hesse credeva in questa forza? Anche lui credeva nell’amore? “Ma! Cose da bambini, cose di chiesa! L’amore!”

Ma allora cos’è ‘st’Amore??? Ci chiediamo da adolescenti. Perché a volte deve far male? E poi fa male e poi l’accantoniamo.

Adesso nomino un autore molto ateo: Josè Saramago. Dove nel suo romanzo le intermittenze della morte, beh cari derisori, se volete ve lo presto ma parte della ricerca ve la dovete fare da soli, non è qualcosa che si può copiare.

Diciamo solo che forse ci teneva più a combattere l’ipocrisia che vorrebbe sporcare l’amore piuttosto del credere o non credere.

Piccolo Principe N 2

Sia chiaro, non sto prendendo nessuna posizione a favore o contro per ciò che ha scritto o fatto. Ho parlato di lui pure per ricordami che Dio così come l’amore, non smette di esistere solo perché non ci crediamo.

Torniamo agli autori…così d’avere esempi tangibili. Dato che se non toccate non credete.

E di Dostoevskij? O Hemingway? Il primo che credeva indiscutibilmente che l’amore nasce come e quando e dove meno te l’aspetti, più il terreno è avverso e più sboccia, e il secondo che ha passato la vita a creare personaggi e storie di cui il vero amare a loro volta ha creato una tregua dalla paura della morte e che riteneva che la vigliaccheria nasce dal non amare o dall’amare male.

Ma comunque, proviamo a parlare di autori e dei loro rapporti con le relazioni. Anzi, parliamo di romanzi con storie d’amore non proprio convenzionali: Il maestro e Margherita di Bulgakov, L’idiota, scritto da Dostoevskij continuando in serie di principe abbiamo Il piccolo principe; persino Antoine de Saint-Euxperie, ricorderete la storia tra il principe e la rosa. Come voi ben sapete.

Così come voi ben sapete, quella frase che tanto vi fa commuovere, sì…proprio quella che Benigni dice alla fine della catechesi sui dieci comandamenti, ve la faccio ripassare:

“Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato, i boschi, le pianure, i fiumi, le montagne, i mari, le valli, le steppe, di più, di più, le città, i palazzi, le pietre, di più, il cielo, i tramonti, le tempeste, di più, la neve, di più, la notte, le stelle, il vento, tutte queste cose, di per sé vuote e indifferenti, si caricano di significato umano perché, senza che noi lo sappiamo, contengono un presentimento d’amore.

Bella vero, ma non è proprio di Benigni, l’avrà recitata ok, ma è di Buzzati, in un certo romanzo intitolato: “Un amore”. Una storia d’amore non  proprio convenzionale tra un uomo di mezz’età e una giovanissima donna di facili costumi.

Però.

Torniamo a Di Caprio, quando sul grande schermo ha interpretato Gatsby. Altro romanzo, scritto da Francis Scott Fitzgerald, con una storia d’amore non proprio convenzionale.

Dopo questa sfilzata random di romanzi con storie d’amore pochissimamente convenzionali (se voi ne sapete qualcuno che non conosco, fuori i nomi) vi vorrei lasciare con una considerazione.

Lasciamo da parte la critica se l’amore è o no il motore della letteratura. Ovvio che non lo è, non è solo questo.

Piccolo Principe

Dicevo, la seguente considerazione; che autori (poeti e/o romanzieri) con le loro opere con i loro mondi e i loro personaggi hanno molto da insegnare sull’amore (essendo disposti noi ad imparare).

Finendo in tema di Chiesa e come dice Don Luigi Maria Epicoco (considerando che verrò scomunicato dalla mia chiesa, inizio a girare per trovarne una nuova) dicevo riassumo ciò che lui dice: “L’amore non è sempre e solo qualcosa di astratto, l’amore è qualcuno è anche un fatto concreto”.

Vi auguro di trascorrere un innamoratissimo San Valentino e se non siete innamorati che c’Aspettate…

Chiudo cercando di essere abbastanza concreto, dedicando la prossima riga alla persona che amo.

Auguri Amore, buon San Valentino a noi.

L’amore che muove il sole e lascia che ti frughi dentro te stesso ultima modifica: 2021-02-12T08:02:52+01:00 da Ivan Lo Pizzo

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Giusy Finestrone

Iniziamo da dove tu concludi 🙂 Auguri a voi che dell’amore siete l’emblema, così giovani, belli, freschi, lo si avverte da ogni sorriso 🙂 Continuo dicendo complimenti a te che trovi sempre, col tuo modo scherzoso, ma non troppo, le parole adatte per affrontare qualsiasi argomento e, lasciamelo dire, questo non è un argomento semplice, e, sarò folle anch’io, a mio avviso, l’amore muove tutto ed anche oltre, pur essendo spesso semplicemente innamorati dell’amore 🙂

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