Per definire Lorenzo Cocuzza basta semplicemente un solo aggettivo: recordman. Già perché vanta alle spalle un passato glorioso nel mondo della pallanuoto, prima da atleta e poi da arbitro. Lo abbiamo incontrato e gli abbiamo rivolto delle domande per conoscerlo e scoprire tutto sulla sua carriera tutta d’oro nel mondo della pallanuoto.
Lorenzo Cocuzza: l’uomo dei successi… e dei record
Lorenzo Cocuzza nasce come nuotatore nel Taormina Sporting Club. Dal 1954 al 1967 detiene tantissimi record nei diversi stili (rana, farfalla, misti). È stato prima giocatore e capitano dell’Acese (ndr. si tratta dell’attuale Pozzillo), per poi diventare allenatore della stessa. Inizia ad arbitrare nel 1981 arrivando anche in serie A. Nel 1996, raggiunti i 55 anni di età, diventa designatore di arbitri. Ha ricoperto, per tre mandati, il ruolo di Vice Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri di Pallanuoto. Nel 2012 l’AIAP ha assegnato a Cocuzza l’ambito premio “Piero De Stefano”. La premiazione è avvenuta in occasione del raduno degli Arbitri di Serie A, che si è svolta al Polo Natatorio – Centro federale di Ostia.
Eccovi la nostra intervista a Lorenzo Cocuzza…
Allore Lorenzo, ci racconti come è nata la sua passione per il nuoto?
“Dopo la guerra del 1946 siamo andati a villeggiare ad Acicastello (ndr. Comune della città metropolitana di Catania) Lì c’era il mare ed è stato proprio allora che ho iniziato a praticare questa attività”.
Quali erano le sensazioni che provava quando era a contatto con l’acqua?
“Il nuoto è uno sport particolare. Si è da soli con se stessi. Si pensa solo a nuotare. Inoltre, si svolge in un elemento che non è naturale per l’uomo, ovvero l’acqua e quindi bisogna pensare soprattutto a sapersi muovere bene”.
Quando ha iniziato la sua carriera come nuotatore?
“Ho iniziato a Siracusa nel 1954. Avevo soltanto 13 anni. Durante la prima gara mi accompagnarono mia madre e mia zia. L’ho vinta e ho fatto il record regionale con i 50 farfalla”.
Come è proseguita la sua carriera sportiva?
“All’età di 14 anni sono passato con il Taormina. Siamo stati promossi in Serie A. Poi sono stato all’Acese e lì ho iniziato a giocare a pallanuoto. Ho iniziato a praticare questo sport a partire dal 1962. Ho anche preso parte a campionati europei in Inghilterra e a mondiali in Brasile. Nel 1981, all’età di 40 anni, ho iniziato a fare l’arbitro di pallanuoto. Inoltre ho anche gareggiato nelle gare Master e sono stato per 3 volte campione d’Italia”.
Dunque, Lorenzo, invece, la soddisfazione più grande che ha avuto nel corso della sua carriera?
“La soddisfazione più grande è stato il premio ‘De Stefano’,che mi è stato assegnato dall’Associazione Arbitri Italiani di Pallanuoto. In Italia siamo solo in sei ad averlo ricevuto, 5 dei quali sono arbitri mondiali”.
Quale insegnamento prezioso le ha dato il nuoto?
“Il nuoto mi ha insegnato una cosa importante: bisogna sempre rispettare gli avversari”.
Cosa è cambiato, secondo lei, nel mondo della pallanuoto oggi?
“Sicuramente oggi la pallanuoto è totalmente cambiata rispetto agli anni passati. Prima l’allenamento era fatto solo di nuoto e palleggi. Oggi invece si fa di tutto. Sono cambiati i tempi e lo sport si è evoluto di conseguenza”.