Oggi facciamo un bilancio dei festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, Patrona di Francofonte, insieme a padre Luca Gallina, parroco della Chiesa Madre.
Le celebrazioni
“Quando finisce una festa così bella, che coinvolge l’intero paese, ricca di tanti momenti celebrativi e non solo, fare un bilancio non è affatto semplice. Ci proverò cercando di individuare gli ambiti della festa che ne costituiscono i momenti anche più significativi”, comincia così padre Gallina quando parla della festa appena conclusa in onore della santa Patrona.
“Le celebrazioni innanzitutto. La festa in onore della Madonna della Neve è ricca di tante celebrazioni che permettono una autentica esperienza di incontro con il Signore e una crescita nel cammino di fede.
Celebrazioni che sono magistralmente animate dal coro parrocchiale “Sancta Maria ad Nives” e curate dal sevizio liturgico dei ministranti sempre preciso e puntuale”, prosegue.
“Tutti abbiamo ancora negli occhi lo splendore e la solennità delle celebrazioni del 4 e del 5 agosto, ma vorrei sottolineare anche la intensa preparazione che abbiamo vissuto nei giorni della novena, grazie al predicatore don Pietro Barracco, che ci ha aiutato a “gustare e vedere quanto è buono il Signore”.
Tutto questo rende la festa più autentica e più vera nella sua natura di festa “religiosa”, cioè occasione per accogliere i doni di grazia che Dio elargisce a noi suo popolo”.
La festa e i suoi momenti tradizionali
“I momenti tradizionali, che non sono pochi e sono tutti assai significativi. Sono quei “riti” che vedono l’intero paese unito nell’unico intento di chiedere la materna protezione della Madonna su tutta Francofonte”.
“Vorrei sottolineare due di questi momenti: la consegna delle chiavi da parte del sindaco in piazza Garibaldi a mezzogiorno del 5 agosto, un momento solenne atteso da coloro che, non curanti del caldo, affollano la piazza. È il momento in cui Francofonte si riconosce un solo popolo, alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose, bisognoso di affidarsi alla Madonna della Neve”.
“E poi i tradizionali tre giri di piazza Garibaldi che la Madonna effettua la sera del 12 agosto per ricevere l’ultimo omaggio da parte dei francofontesi. Un unico grande applauso accompagna quei tre giri, come a esplicitare la voglia di ricevere l’abbraccio della Madre ci si prepara a salutare al termine della festa. In ciascuno di questi momenti si esprime chiaramente l’affetto filiale e la devozione sincera dei francofontesi verso la Madonna della Neve”.
“Infine la partecipazione della gente, sempre numerosa, sempre disposta a partecipare in ogni modo, con ogni sorta di contributo. Le processioni procedono sempre più a rilento perché tantissima gente per strada desidera incontrare la Madonna e accogliere quanti sono in processione offrendo dell’acqua fresca o qualcosa per ristorarsi lungo il cammino. Questo dona a noi organizzatori tanto entusiasmo e ci sprona a organizzare la grande festa in onore della Madonna della Neve con sempre più gioia e devozione nei Suoi confronti”, conclude.
