Abbiamo visto Melania Caponetto, voce graffiante e potente dei Without Age esibirsi nel corso delle serate della terza edizione del progetto “Luglio d’Autore”. Il gruppo si è presentato in chiave unplugged. Insieme a Melania (in arte Mhel), infatti, ci sono Nunzio Failla e Giovanni Di Mauro. I “Without Age”, che nelle due serate hanno accompagnato le presentazioni dei libri, hanno saputo emozionare i presenti con la loro musica. Abbiamo intervistato la voce del gruppo, Melania Caponetto.
Eccovi le domande che le abbiamo rivolto…
Allora Melania, come procede l’attività musicale?
“I Without Age sono tornati in auge in chiave acustica. Siamo io alla voce, Giovanni Di Mauro alla chitarra e Nunzio Failla alla batteria e percussioni. Questa ormai è la nostra formazione che sta continuando con i live”.
I Without Age sono tornati in chiave acustica, cosa è cambiato adesso all’interno del gruppo?
“C’è molta intesa musicale tra di noi anche perché ormai ci conosciamo da molti anni e quindi ormai ci intendiamo alla perfezione. Ci troviamo davvero bene”.
Quali sono i pregi di un brano eseguito in versione unplugged?
“I brani unplugged rendono molto di più. Si risaltano sia la voce che gli strumenti stessi. Ci possiamo permettere di suonare qualsiasi brano riarrangiandolo secondo lo stile dei Without Age e nel nostro modo di intenderlo, senza ‘copiare’ poiché a me non è mai piaciuto copiare i brani originali. Nei corsi di interpretazione canora ho imparato a fare mio ogni brano a seconda di quelle che sono state le mie esperienze di vita. Quando canto un brano di qualsiasi tipo, lo interpreto in base alle mie esperienze e al mio vissuto”.
Ti abbiamo vista esibirti nel corso delle serate di Luglio d’autore- Tutti i presenti hanno avuto il piacere di constatare che la tua voce è più graffiante e potente che mai. Da cosa derivano questi miglioramenti?
“Questo è il risultato di dieci anni di lavoro e di scuola di canto! Il mio insegnante, Ferdinando Sparacino, mi ha permesso di apprendere davvero molto. Lui è il mio maestro e mi segue in tutto e per tutto, a partire dalla parte tecnica. Questo è un periodo anche di cambiamenti nella mia vita e le esperienze di questi mesi li trasporto molto nella musica. Mi trovo molto bene a cantare brani popolari e in dialetto perché li sento più miei; probabilmente da siciliana portiamo avanti il nostro dialetto. Sto tirando fuori gli anni di lavoro e di esperienza accumulati. Frequentare la scuola di canto mi ha permesso di imparare non solo a stare su un palcoscenico, ma anche a curare quella che è l’immagine della band. Anche il look, infatti, è importante!”.
C’è una preferenza tra i brani che eseguite in versione unplugged? Avete delle scelte specifiche?
“Ci sono dei brani blues e soul come Natural Woman di Aretha Franklin che in chiave acustica rendono benissimo proprio perché si risaltano la voce e gli strumenti. Gli spettatori li ascoltano con meno frastuono. Ci sono anche altri brani come quelli di Etta James o di Loredana Bertè che in versione unplugged sono emozionanti”.
Infine Melania, quali sono gli impegni che hai con la band?
“Da settembre in poi, riprenderemo il vecchio repertorio in chiave acustica. Inseriremo anche dei nuovi brani e ci presenteremo nei locali. Stavolta siamo davvero decisi. Ci sono anche tre inediti che ho scritto: uno dedicato a mio padre, uno che riguarda un mio vissuto e infine un altro dedicato a un amico speciale. A settembre metteremo tutto l’impegno possibile per dare avvio ai nuovi Without Age! Siamo tornati più forti che mai”.
☺