Peppe D’Amato è un music selecter, musicista e autore del libro ‘Franco…forse?!?’. La sua passione per la musica nasce tra gli anni ’80 e ’90, quando, tramite il fratello maggiore inizia a frequentare la radio locale cominciando a mettere dischi e a condurre le prime trasmissioni live, accostando a queste dj set per feste. La stessa passione è stata alternata alla scrittura e alla composizione di brani inediti insieme ad altri amici- musicisti locali e band. Il suo primo lavoro ‘Franco…forse?!?’ completa, ma senza mai esaurirsi, la sua personale trilogia di passioni: radio, musica e scrittura.
‘Franco…forse?!?’: la prima opera di Peppe D’Amato
“‘Franco…forse?!?’ é il mio primo lavoro scritto e racconta, in qualche modo, gli ultimi 50-60 anni di storia locale che ruota tra vita sociale, cronache, sport ed economia. Tutto é arricchito dai vari articoli di giornale conservati nel tempo e recuperati dopo le ricerche fatte in Biblioteca”: ci dice Peppe D’Amato.
“L idea– prosegue ancora- nasce nel momento in cui finisco di leggere i libri di Matteo Gaudioso, storico francofontese, mio grandissimo ispiratore, colui che mi ha fatto appassionare alla storia del mio paese, visionando una carpetta contenente gli articoli di cronaca nera riguardanti la faida di Francofonte, consumata in paese tra il 1982 e il 1986, tramite racconti del passato, gli anni ’50/’60 con la squadra di calcio Idria e la banda musicale, il resto, fino ai giorni nostri con ricordi personalmente vissuti. Il lavoro svolto per la pubblicazione del libro non sarebbe stato possibile portarlo avanti senza il supporto della famiglia, degli amici, dei miei gatti…Ringrazio in particolar modo Carmelo Belvedere, Giovanni Di Mauro, Carmelo Gaudioso, Alessia Piccione e la Biblioteca di Francofonte“.
Poi ci racconta una delle storie del libro che lo hanno colpito in modo particolare. “A colpirmi è stato il rapimento di Giovannino Caruso nell’84 e il ritrovamento del suo cadavere dopo 40 giorni di ricerche. Il paese era sotto assedio della polizia…mi colpì la spietatezza con cui venne trattato quel povero ragazzo, mi colpì la suggestione dei paesani alla vista delle telecamere RAI”.
La musica
“Sono un autodidatta, ho imparato a suonare guardando gli altri, i miei insegnanti sono Gianni Vacirca e Giovanni Di Mauro, grandi amici fra l’ altro- racconta D’Amato. Hanno appoggiato sempre i miei brani e il mio modo non proprio perfetto di suonare la chitarra e questo mi é bastato per tirare dritto per la mia strada, na sorta di autostima che mi ha fatto produrre e scrivere ad oggi una trentina di brani. Zia Maria con gli Hyadra é su Youtube ad esempio. I brani parlano di storie quotidiane, prendono spunto dalla realtà o da sogni a occhi aperti, in lingua italiana, inglese ma soprattutto siciliana essendo il posto in cui vivo veniva spontaneo e semplice scrivere in dialetto, in fondo pensiamo, parliamo e sogniamo in siciliano…”
Per quanto riguarda i musicisti che considera come punto di riferimento racconta:“sono cresciuto ascoltando i Pink Floyd, i Pixies, i Nirvana, Battiato, Rosa Balestrieri e i Flor de Mal”. Nel corso dell’estate appena trascorsa Peppe D’Amato ha aperto il concerto dei Tinturia tenutosi in piazza Garibaldi. “Aprire il loro concerto é stata un’ esperienza unica, li ascoltavo in macchina coi miei amici quando ancora nelle autoradio mettevamo le cassette. Vedere piazza Garibaldi piena e suonarci la mia musica è stato emozionante. Forza Idria live é su Youtube da qualche settimana”.
La radio
“La radio é stata il mio primo approccio con la musica anche se già a casa tentavo di mettere le mani sul pianoforte di mio padre. Poi tramite i miei fratelli ho iniziato a frequentare Radio 1 Francofonte, ex Radio Idria, l’ unica emittente rimasta di 5 esistenti. La radio ti da’ modo di esprimerti, con essa condividevo i miei gusti musicali con chi ascoltava il programma, la gente interagiva col telefono fisso o veniva in radio solper conoscerti, per conoscere quel mondo sommerso adattato alla meno peggio in un garage. Se penso alle radio e alla tecnologia di oggi, ai mezzi di comunicazione, ai social…non ne usciamo più, la differenza é enorme, c’é un abisso”: racconta ancora.
“Nel futuro resisteranno solo i grossi network e alle piccole/medie realtà esistenti in FM toccherà andare su internet, sul web o nel caso di una radio amatoriale, basterà registrare le trasmissioni senza dare conto a nessuna legge, tranne a quella del copyright, caricandole su Youtube e ascoltarle in qualsiasi momento. Un po’ il modello seguito da Radio Kadra, un modo libero di fare radio senza grosse spese, se non quelle per la strumentazione”.
I temi della trilogia di passioni di Peppe D’Amato
“I temi che ruotano nella mia trilogia di passioni, musica, scrittura, radio cercano di esaltare, in positivo e negativo i pregi e difetti del classico paesano medio, di studiarne e capirne i comportamenti, che poi sono quelli dell’ italiano medio nella società odierna. Purtroppo dispiace tanto il distacco culturale generazionale distratto dai social network, dall’ apparire dei vari reality, ‘Uomini e donne’, ‘Grande Fratello’, ‘Temptation island’ e delle varie trasmissioni che inzuppano negativamente la testa di milioni di persone. Dispiacciono tanto a livello locale i fatti di violenza, il randagismo, la mancanza di spazi di aggregazione alternativi alla Villa, locali di vecchie case adattati a pub in una zona residenziale popolata dove non si puó fare musica, se non fino a un certo orario. Di positivo vedo che all’ uscita delle scuole i ragazzini con gli scooter vanno dietro alle ragazzine”.
“La mancanza di opportunità lavorative ha fatto scappare, purtroppo, tanti giovani e a chi rimane non resta che accontentarsi di ció che c’é o si inventa un lavoro, cosa che porta molte soddisfazioni. Alcuni dei miei amici più cari abitano fuori dalla Sicilia, ma altri qui in paese si difendono bene, chi fa l’ artigiano, chi l’ agricoltore, chi il tatuatore. Se non ti manca la volontà in fondo qualcosa da fare si trova. Per trovare gli stimoli, invece, occorre viaggiare e conoscere nuovi posti”.
I progetti per il futuro
“Dopo l’ uscita del mio libro nel 2016/17, continuo a frequentare la Biblioteca dove vado a consultare i vecchi quotidiani de “La Sicilia” preparandomi al secondo lavoro, uscita prevista per l ‘estate 2019. Inoltre, ho in cantiere l organizzazione di mostre fotografiche e di articoli su Francofonte esposte al pubblico per visite di scolaresche e turisti presso il Palazzo Museale Piccione in Via Calatafimi, quartier generale e officina musicale e culturale. Nella sala prove adibita a pianterreno hanno suonato generazioni di musicisti, gli Hyadra fra tutti…”.
