Dopo aver conosciuto da vicino la realtà francofontese dell’ANC (Associazione Nazionale Carabinieri), andiamo adesso a scoprire il reparto della Protezione Civile del paese.
La mission
L’organizzazione, nata dopo il terremoto di Santa Lucia del 1990, svolge attività volte alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia del territorio e alla prevenzione di incendi, alluvioni e terremoti. Durante il periodo estivo, il servizio è particolarmente rafforzato dalla presenza, tutti i giorni, di due pattuglie che sorvegliano il territorio, e questo tutto a spese proprie. La Protezione Civile di Francofonte è composta dal Presidente, un vice Presidente, una segretaria e vari membri che compongono, da un lato il Consiglio Direttivo, dall’altro i volontari.
Fra i tanti e significativi eventi di calamità naturali a cui l’organizzazione ha preso parte, è doveroso ricordare la Missione Arcobaleno in Albania, il terremoto di Foligno del 1997 e poi l’emergenza alluvione di Messina e quella del sisma avvenuto in Abruzzo nel 2009.
Riconoscimenti
Nel gennaio del 1997, la Protezione Civile ha ricevuto il premio Louié Noire Modelling Agency, per la migliore collaborazione prestata alle modelle del gruppo. Numerose sono le partecipazioni alle varie competizioni sportive, fra cui, il III Trofeo Ciclistico di Velocità e la I Coppa Agosto Francofontese nel 2003, la II Coppa San Sebastiano, la III Gimkana Automobilistica e la IV Gimkana Automobilistica notturna nel 2004.
Altri due importanti premi ricevuti sono stati quello consegnato dal Comune di Francofonte, il 16 settembre 2003, in merito all’attività svolta in occasione dell’emergenza alluvione, e quello riconosciuto dalla Società Operaia, per il costante impegno a favore dei cittadini francofontesi.
I protagonisti
Il presidente Andrea Giarrusso, in carica dallo scorso 30 aprile, si sente molto onorato di ricoprire la sua carica: “In questo importante ruolo avverto un forte senso di responsabilità e del dovere, perché a volte devo prendere delle decisioni rilevanti, agendo velocemente, senza pensare troppo, ma sempre nel rispetto e nella sicurezza dei miei volontari”. Aggiunge poi: “Allo stesso tempo, sono anche onorato e fiero di gestire la Protezione Civile del mio paese. Ai ragazzi dico sempre che bisogna aiutare il prossimo come se stessi, e quello che gli chiedo è donare il loro tempo libero per il bene della comunità, perché, oltre a fare del bene per gli altri, ciò serve anche a crescere professionalmente e personalmente, in quanto essi partecipano a tutta una serie di corsi di formazioni ed esperienze varie, che sicuramente cambiano la vita di ognuno di loro”.
Abbiamo incontrato anche uno dei volontari della Protezione Civile, Umberto Bonacquisto, che ci ha spiegato cosa significa per lui far parte di questa organizzazione: “Sento di indossare la divisa della Protezione Civile perché mi ispira il fatto di poter aiutare la popolazione italiana nei momenti di difficoltà, come le calamità naturali, e mi piace svolgere anche il servizio caritas per essere al fianco dei più deboli”. Conclude: “Ho deciso di fare volontariato per cercare di poter essere utile alla popolazione, e credo, nel mio piccolo, di riuscirci”.
