Siamo molto abituati, in questo periodo, ad avvistare delle nubi di fumo per la strada. Se passeggiamo per le strade di Francofonte, ad esempio lungo la via Sebastiano Franco, possiamo vedere diversi venditori ambulanti, che con i loro “caliaturi”, preparano e vendono le castagne, che possono finire sulle nostre tavole. Ma sapete che le castagne possono essere protagoniste di gustose ricette? Oggi ve ne proponiamo alcune che fanno parte della nostra antica tradizione siciliana.
Quella nube di fumo che si trasforma in delizie. La pasta cà pastigghia, una ricetta ormai quasi scomparsa
Probabilmente in pochi oggi conoscono la Pasta cà pastigghia, un piatto che fa parte della tradizione siciliana, che che ormai è letteralmente scomparso. Si tratta di una minestra che si prepara con le castagne secche e altri ingredienti, fra cui le foglie di alloro e il finocchietto selvatico. La pasta cà pastigghia è una ricetta semplice da realizzare, ma che richiede comunque dei passaggi da osservare attentamente. Si inizia il giorno prima, quando è necessario mettere in acqua le castagne secche perché si ammorbidiscano per cuocere più rapidamente. Decisamente da provare almeno una volta nella vita!
Pasta cà pastigghia: gli ingredienti
Ecco gli ingredienti (per quattro persone) per preparare la pasta cà pastigghia:
400 grammi di pasta corta;
300 grammi di pastigghia;
1 cipolla;
1 mazzetto di finocchietti selvatici;
3 foglie di alloro;
70 grammi di pecorino grattugiato;
olio extravergine di oliva;
sale;
pepe.
Pasta cà pastigghia: le prime fasi della preparazione
Innanzitutto, la sera precedente, prima di essere cotta, mettete la pastigghia in una ciotola piena d’acqua perché possa ammorbidirsi. Come seconda cosa, e prima della cottura, con l’ausilio di un coltello a punta, pulite la pastigghia dalla pellicina che ancora persiste tra le pieghe della castagna, quindi sciacquatela in acqua corrente. A questo punto, sfilate il finocchietto selvatico eliminando le parti più coriacee, lavatelo e tagliuzzatelo minutamente.
La pasta cà pastigghia è quasi pronta per essere gustata
Potete quindi proseguire nella preparazione della vostra ricetta affettando finemente la cipolla, riponendola in un tegame per farla soffriggere con un giro di olio extravergine di oliva. Appena appassita, potete aggiungere il finocchietto, le foglie di alloro e le castagne. A questo punto, aggiungete anche due bicchieri di acqua e fare cuocere a fuoco vivace per almeno 60 minuti. Se necessario, integrate la dose con un altro po’ di acqua. Nel momento in cui le castagne saranno ben cotte e ridotte a pezzetti, potrete aggiungere tanta acqua, ovvero quanta necessaria per cuocere la pasta. Non vi resta che aggiustare il tutto con un po’ di sale, ultimando la cottura e correggendo con il pepe nero. A questo punto potete mettere sul piatto la vostra pasta e servirla con una spolverata di pecorino grattugiato.
Quella nube di fumo che si trasforma in delizie. Il dolce di riso e castagne
Se volete invece concludere il vostro pasto con un dolce, ecco la ricetta del dolce di riso e castagne. Per prepararlo avete bisogno dei seguenti ingredienti (sempre per quattro persone): 300 gr. di riso; 400 gr. di castagne; 150 gr. di zucchero; 30 gr. di uvetta sultanina; 75 cl di latte; cognac q.b.; 50 gr. di frutta candita; panna montata q.b.
Preparazione del dolce di riso e castagne
Ecco come preparare il dolce di riso e castagne in pochi e semplici passaggi. Prima di tutto, ammollare l’uvetta in acqua. Portare a ebollizione il latte, versarvi il riso, 70 g di zucchero, l’uvetta e cuocere piano. Quindi, lessare le castagne, pelarle e passarle al setaccio. Unire alla purea di castagne lo zucchero rimasto, il cognac e i canditi tagliati a dadini. A questo punto, far raffreddare il riso cotto, metterlo in una zuppiera e livellarlo. Coprirlo con la crema di castagne e livellare anche questa. Non vi resta che servire il dolce decorato con ciuffi di panna montata.
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