San Francesco d'Assisi raccontato da Padre Carmelo Scalia

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INTERVISTE STORIA

San Francesco d’Assisi raccontato da Padre Carmelo Scalia

San Francesco Giotto

In occasione dell’approssimarsi dei festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, abbiamo parlato con padre Carmelo Scalia, parrocco della Chiesa dedicata al Santo, che ci ha raccontato la sua vita.

San Francesco d’Assisi

“Francesco D’Assisi nasce nel 1181 e muore ad Assisi il 3 ottobre del 1226. Proclamato insieme a Santa Caterina da Siena patrono principale d’Italia, la madre lo battezza con il nome di Giovanni Battista. Tuttavia, il padre decide di cambiargli il nome in Francesco, in onore della Francia che aveva fatto la sua fortuna”: ci racconta padre Carmelo.

San Francesco Dona Mantello Povero Giotto

San Francesco dona il mantello a un povero (dipinto)

La conversione di San Francesco d’Assisi

Ci spiega quando racconta della conversione del Santo.Francesco rinuncia a partecipare alla Crociata e decide di tornare ad Assisi. E da allora non è più lo stesso uomo. Si ritira molto spesso in luoghi solitari per pregare. L’episodio più significativo della sua conversione avviene nel 1205. Mentre prega nella chiesa di San Damiano, sente parlare il crocifisso che, per tre volte, gli dice: ‘Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina’”.

L’arrivo a Gubbio e l’incontro con i lebbrosi

Prosegue padre Carmelo: “Da uomo nuovo, Francesco comincia il suo viaggio. Nel 1206 parte per Gubbio e, da amante di ogni forma di umiltà, si trasferisce presso i malati di lebbra. Proprio nel suo testamento, egli afferma chiaramente che la vera svolta verso la piena conversione prende avvio quando sta a contatto con quest’ultimi. Francesco sceglie di vivere nella poverà volontaria. Ispirandosi all’esempio di Cristo, infatti, rinuncia alle attrattive mondane”.

La predicazione nelle strade del mondo

Il 24 febbraio del 1208, giorno di San Mattia, dopo aver ascoltato il passo del Vangelo secondo Matteo, sente fermamente di dover portare la parola di Dio nelle strade“: ci spiega. “Incomincia così la sua predicazione. Ben presto, altre persone si aggregano a lui. Si forma così il primo nucleo della comunità di Frati. Nel 1209, insieme ai compagni, si reca a Roma per ottenere l’autorizzazione delle regole di vita. Dopo le esitazioni iniziali, il pontefice Innocenzo III approva oralmente il suo Ordo Fratum Minorum (Ordine Frati Minori)”.

L’espansione dell’Ordine

“Nel 1217 Francesco presiede il primo dei Capitoli Generale dell’Ordine, attraverso il quale viene organizzata la grande espansione dell’Ordine in Italia. Ed è così che vengono inviate missioni in Germania, Francia e Spagna. Nel 1219 Francesco si reca ad Ancona per imbarcarsi per l’Egitto e la Palestina, dove, da due anni, era in corso la V Crociata. Insieme con Frate Illuminato, ottiene il permesso di passare nel campo saraceno e incontrare, a loro rischio e responsabilità, lo stesso sultano. Lo scopo era quello di mettere fine alle ostilità”.

Cigoli San Francesco

San Francesco nel quadro di Cigoli

L’origine del Presepe e il Cantico delle Creature

Si deve proprio a San Francesco l’origine del Presepe, così come ci racconta padre Carmelo. Nel 1223, durante la notte di Natale, a Greccio, Francesco rievoca la nascita di Gesù, facendo una rappresentazione vivente di quell’evento. Da qui ha origine la tradizione del Presepe. Tra il 1224 e il 1226, ormai malato gravemente, compone il Cantico delle Creature. Nel 1224 riceve le stigmate sulle mani e sui piedi. Inoltre, sul fianco destro ha una ferita, come quella di un colpo di lancia, che cerca di tenere nascosta fino alla sua morte. Anche per la caratteristica delle stigmate, Francesco è stato definito ‘Alter Christus‘”.

San Francesco d’Assisi raccontato da Padre Carmelo Scalia ultima modifica: 2019-09-19T06:34:58+02:00 da Cristina Scevola

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