Francofonte e la sua storia: dalla fondazione fino alla fine dell'Ottocento

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STORIA

La storia di Francofonte dalla sua fondazione alla fine dell’Ottocento

Francofonte

Francofonte è una città collinare, di origine medievale, situata in provincia di Siracusa. Lo scrittore siciliano Giovanni Verga cita Francofonte nella “Cavalleria Rusticana”: qui vi si recava Cumpare Turi per prendere il vino. Lo stesso Verga vi faceva spesso sosta durante i suoi viaggi a Catania.

Francofonte: il territorio

Francofonte, centro agrumicolo, è situato su una collina a 281 metri sul livello del mare. La popolazione è di circa 12.500 abitanti e presenta una densità media di 179 abitanti/ km² . Dista circa 61 km da Siracusa (capoluogo di provincia).

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Confina con i territori di Lentini, Carlentini, Buccheri, Vizzini, Militello e Scordia. Il territorio, negli anni passati, era coltivato a riso, canapa, vigneti e grano. L’economia è oggi incentrata soprattutto sulle attività agricole e, in modo particolare, sulla produzione di arancio “Tarocco”, prodotto conosciuto e rinomato in tutto il mondo non solo per la sua bontà, ma anche per le sue proprietà.

La nascita di Francofonte

Per quanto riguarda le origini, queste vanno fatte risalire, così come scrive Claudio Tolomeo, all’antichissima città di Hydra, fondata nel  II° secolo a.C. dai Greci. Il casale di Francofonte sorge a metà del XIV° secolo, nel feudo di Bulfida (Borgesia) tra le contrade di Feudo Sorgesia e Vajasinni. La sua fondazione viene attribuita ad Artale Alagona, gran Giustiziere del Regno di origine catalana, nato a Catania intorno al 1282 dal matrimonio tra Blasco Alagona e la sorella del conte di Augusta, Costanza Moncada.

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La nascita di Francofonte si ricollega agli avvenimenti politico- militari di quell’epoca, ovvero alle liti tra la fazione latina, capeggiata dai Chiaramonte, e quella Catalana degli Alagona, conti di Mistretta e seguaci della parte regia. La notizia più antica documentata risale al 1366. Essa è stata trasmessa attraverso le “Rationes Decimarum” tratte dalle collettorie dell’Archivio Vaticano. Allora si parlava di ‘Fortalicium Francofontis’, a sottolineare la funzione militare rivestita dal Casato.

Nel 1366 a Francofonte vivevano una ottantina di famiglie con circa 400 abitanti. Questi dati superavano di poco il casale di Palagonia, che contava circa una settantina di famiglie. Nel 1394 Francofonte, insieme ai feudi di Ossena e Chadra, passa nelle mani del barone Berengario Cruyllas. Questo passaggio determina un incremento maggiore per il casale. Per quanto riguarda il XV° secolo, non ci sono informazioni riguardanti la presenza di sacerdoti o di persone che avevano conseguito un titolo di studio.

Dal terremoto alla ricostruzione

Con Girolamo Gravina Cruyllas Francofonte diventa, nel 1565, un marchesato. Con la dominazione da parte dei Cruyllas, Francofonte si trasforma in un potente centro della Sicilia sud orientale. Ma non solo. Si accinge ad essere una terra feudale tra le più floride di tutta la Val di Noto. Il potente terremoto del 1693 distrugge tuttavia gran parte dei centri abitati siciliani. La forza distruttrice della scossa sismica colpisce anche Francofonte.

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La ricostruzione avviene per opera di Ferdinando Francesco Gravina a partire dagli inizi del 1700. Verso la fine del 1800, dopo l’annessione della Sicilia al Regno d’Italia si introduce la coltivazione dell’arancio Tarocco a polpa rossa, riconosciuto con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Il Tarocco ha reso Francofonte nota e conosciuta in tutto il mondo come la “Patria dell’arancia rossa di Sicilia”.

La storia di Francofonte dalla sua fondazione alla fine dell’Ottocento ultima modifica: 2018-08-27T12:45:16+02:00 da Cristina Scevola

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