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Una mostra celebra l’introduzione del culto della Madonna della Neve

La Devozione Mariana

La mostra ‘Sancta Maria Ad Nives’ celebra i 450 anni dall’introduzione del culto della Madonna della Neve a Francofonte. L’inaugurazione avrà luogo il 26 luglio alle ore 21 presso il teatrino della chiesa Madre. La mostra è stata promossa dalla parrocchia sant’Antonio Abate nella figura di padre Luca Gallina; dallo storico Paolo Dinaro (curatore e ricerca archivistica) e da Angelo Lo Terzo, Giuseppe Intruglio e Carmelo Impelluso (organizzatori). Abbiamo parlato con Angelo Lo Terzo, Giuseppe Intruglio e Paolo Dinaro.

Come nasce l’idea di dedicare una mostra alla Madonna della Neve?

Angelo e Giuseppe: “L’idea della mostra è nata la sera del 6 agosto 2020, mentre eravamo in piazza insieme a Padre Luca Gallina. Si è pensato, insieme, di cogliere questa importante occasione, anche perchè quest’anno si celebra il 450°anniversario dell’introduzione del culto della Madonna della Neve a Francofonte. Nel progetto abbiamo coinvolto anche Paolo, proprio per le sue notevoli doti di storico e la sua conoscenza approfondita della storia del territorio. Nel corso di una cena gli abbiamo proposto questa idea e lui ha accettato di buon grado”.

Su cosa è incentrata la mostra?

Paolo: “Quest’anno si celebrano i 450 anni dell’introduzione del culto della Madonna della Neve nel nostro paese, nonché i 51 anni dal testo di Gaudioso “Francofonte formazione urbanistica e sacra”. In questo volume, per la prima volta, si ha la ricostruzione della storia della Madonna della Neve grazie alla quale è stata costruita, nel 1971, la stele della Madonna della Neve di contrada Passaneto. Basandoci sul testo di Gaudioso, abbiamo cercato di portare a Francofonte una serie di documenti in fotoriproduzione riguardanti la Madonna della Neve e risalenti al periodo che va dal 1549 e il 1790 circa. Si è cercato di sottolineare la continuità e per farlo, abbiamo puntato sulle fotografie”.

Quadro Madonna Della Neve
Photo credits: Cristina Scevola per itFrancofonte

“Abbiamo previsto un evento all’archivio di Stato di Siracusa; si tratta di una conferenza di chiusura e sarà anche un modo per poter vedere dei documenti che non sono stati inseriti nel corso della mostra. Oltre ai documenti e alle foto, sono previsti anche dei preziosi riguardanti la Madonna della Neve. La mostra sarà visitabile dal 26 luglio all’8 settembre”.

Quando sono partiti i lavori per la mostra?

Giuseppe: “Fin da subito sono iniziati i lavori per dare avvio alla realizzazione, concreta, della mostra”.

Angelo: “Mi sono occupato soprattutto della parte fotografica, ricercando foto del passato legate alla festa”.

Come vi ha segnato il processo organizzativo della mostra?

Angelo: “Personalmente, confrontando le varie foto, si nota che la devozione per la Madonna è sempre la stessa. Nonostante gli anni, l’amore verso la Patrona è sempre vivo”.

Giuseppe: “Riprendendo quanto detto da Angelo, anche a me ha colpito la profondità del rapporto tra i devoti e la Madonna della Neve. Una devozione che resiste al tempo”.

Quali, tra i documenti esposti, ti ha colpito di più?

Paolo: “Tra i documenti esposti che mi ha particolarmente colpito c’è quello in cui si cita il termine ‘Patrona’ e datato 14 novembre 1619. Mi ha affascinato perché quella è la prima volta in cui si usa questo termine. All’epoca la Madonna si portò in processione a causa della mancanza d’acqua a Francofonte”.

Madonna Della Neve Stele Votiva
La stele votiva della Madonna della Neve a Passaneto – photo credits: Cristina Scevola per itFrancofonte

Il valore culturale della mostra in onore della santa Patrona

Paolo: “Mi sono sentito allo stesso tempo onorato e lusingato di aver curato la mostra. Sono stato spronato a dare il meglio di me ed essere quanto più corretto possibile anche nello sviluppo di nuove ipotesi, cercando di andare oltre la tradizione orale. Sono venute fuori nuove ipotesi man mano che mi sono addentrato nei vari documenti. Ringrazio la dottoressa Chiara Agosta per il suo contributo nella lettura e traduzione dei documenti in lingua latina”.

E i visitatori cosa devono aspettarsi dalla mostra?

Angelo: “Ci auguriamo che possa lasciare un buon ricordo e che possa essere fonte di arricchimento spirituale. Ma soprattutto, che possa fornire delle risposte ai quesiti che si pongono i fedeli e che faccia crescere sempre di più l’amore verso la Santa Patrona”.

Giuseppe: “Spero che lasci un ricordo indelebile tra quanti amano la nostra cara Patrona”.

Paolo: “Chi avrà la possibilità e il piacere di visitare la mostra avrà una maggiore consapevolezza storica di quelli che sono stati, nel corso degli anni, i festeggiamenti in onori della Santa Patrona. Ma non solo. Questo sarà anche un momento per scoprire nuove informazioni riguardanti il testo di Gaudioso. Scopriranno delle notizie riguardanti la santa Patrona”.

Una mostra celebra l’introduzione del culto della Madonna della Neve ultima modifica: 2021-07-26T07:37:45+02:00 da Cristina Scevola

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