La zagara ci inebria nei mesi di aprile e maggio. Con il suo inconfondibile profumo agrumato e inteso non fa altro che sottolineare la bellezza delle nostre terre, ricche di aranceti e limoneti. Oggi vogliamo rendere omaggio a questo splendido fiore.
Zagara: etimologia della parola
A quanto sembra, la parola ‘zagara’ è di derivazione araba. Pare, infatti, che derivi dai termini zahara (splendere, sfavillare di bianco) e zahr (fiore). In effetti, durante il suo periodo di fioritura, la zagara sembra quasi splendere quando viene baciata dai raggi del sole, e ci regala anche un tocco di bianco alle nostre meravigliose terre.
Zagara: informazioni botaniche
La zagara è il fiore dell’arancio, del limone ma anche del bergamotto. Essa appartiene al genere citrus, ovvero a quei grandi arbusti o alberi sempreverdi, i cui frutti sono ricchi di succo e di vitamina C. Per quanto riguarda la fioritura, la zagara dell’arancio e del limone avviene in genere tra aprile e maggio; quella del bergamotto avviene invece tra marzo e aprile e i frutti si raccolgono tra ottobre e dicembre. I fiori della zagara sono bottinati dalle api; grazie alla zagara è possibile produrre il miele di agrumi a seconda della percentuale individuata nelle diverse specie.
Quali sono gli usi?
Essendo così profumata, si impiega per realizzare profumi o dell’acqua di colonia. Inoltre, si utilizza anche nella cucina per preparare dei prodotti dolciari ed è presente in alcune birre.
Quali sono le tradizioni legate a questo fiore
Se oggi la scelta dei fiori del bouquet spetta esclusivamente alla sposa, un tempo era obbligatorio la presenza di tre elementi: il mirto (simbolo di fedeltà e fecondità); il rosmarino (simbolo dell’amore femminile); la zagara. Quest’ultimo fiore veniva utilizzato come una sorta di augurio di avere una famiglia numerosa. Per quanto riguarda il matrimonio, infatti, spesso si utilizza il termine ‘fiori d’arancio’ per indicare il rito.
Leggende legate a questo fiore
Ma come mai questo fiore, per tradizione, si associa al matrimonio? Esiste una leggenda che spiega il legame. Si dice che un Re spagnolo ricevette in dono una pianta di zagara; così la fece piantare nel suo giardino. Un giorno, un ambasciatore si rivolse al sovrano chiedendogli in dono un ramoscello di arancio; la risposta fu negativa. A quel punto, l’ambasciatore si rivolse al giardiniere chiedendogli un rametto dell’albero.
Il giardiniere acconsentì, spezzando un rametto e donandolo all’uomo. E in cambio ricette 50 monete d’oro. Il giardiniere regalò le monete alla figlia, che ebbe finalmente una dote. Gli uomini, in questo modo, avrebbero potuto corteggiarla e sposarla. La giovane ebbe la fortuna di trovare marito e, il giorno del suo matrimonio, adornò i suoi capelli con un ramoscello di fiori d’arancio. Era stato quel fiore a regalarle la felicità. Da quel momento il fiore di zagara viene associato al matrimonio.
Le nostre campagne e la zagara
Le nostre campagne, nel periodo tra aprile e maggio, si riempiono del profumo di zagara. Noi che siamo noti come il paese delle arance più buone del mondo, conosciamo benissimo questo profumo!
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