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La Quaresima, “giorni intensi da cogliere per crescere nella preghiera”

Il Natale secondo padre Luca Gallina

Padre Luca Gallina

Il 14 febbraio inizia la Quaresima. A tal proposito, abbiamo rivolto delle domande a padre Luca Gallina, parroco della chiesa Madre di Francofonte, sul significato della Quaresima e sui momenti più significativi che si accinge a vivere la comunità.

Tra pochi giorni inizierà la Quaresima, cosa significa per i cristiani?

“Si apre davanti a noi il tempo forte e sacro della Quaresima durante il quale avremo tante occasioni per sperimentare la misericordia di Dio. Saranno giorni intensi da cogliere per crescere nell’esperienza della preghiera, dell’ascolto della Parola, della carità che è attenzione ai fratelli, soprattutto i più poveri, quelli che sono volentieri messi ai margini della vita nostra e della società tutta.
La Quaresima, come ogni anno, ci provoca, cioè ci “chiama per”. Ed è questo “per” che dobbiamo riscoprire come comunità e come singoli. Per chi? Per cosa? Perché ha senso il dono totale della mia vita?”.

Fonte foto: padre Luca Gallina

La Diocesi di Siracusa sta vivendo un anno dedicato a Santa Lucia. Come si inserisce in questo contesto la Quaresima?

“Abbiamo accolto dal nostro Arcivescovo, Mons. Francesco Lomanto, il dono di un anno “luciano”, particolarmente dedicato alla venerazione e alla riflessione sulla vita e la vicenda di santità della martire Lucia. Aprendo la sua Lettera pastorale In luca ambulamus così scrive l’Arcivescovo: La celebrazione di un anno dedicato a onorare la santità di Lucia e ad approfondirne il significato sempre attuale ci deve far prendere coscienza che l’era dei martiri e dei santi non si è mai chiusa. Ancora oggi la Chiesa respira della santità di Dio nella vita di chi ha il coraggio di vivere le beatitudini del Vangelo. Tutti noi siamo chiamati a vivere e a testimoniare Cristo Gesù nelle scelte coraggiose del Vangelo, a volte anche attraverso un martirio incruento in un mondo sempre più secolarizzato, indifferente e talvolta avverso a Dio””.

“Ma dove possiamo attingere la forza per le scelte coraggiose del Vangelo se non nell’ascolto del Vangelo stesso e nella relazione costante con Dio che si fa preghiera e totale abbandono a Lui? Ecco allora che la Quaresima diventa tempo propizio per rimettere Dio al posto che gli spetta: Lui prima di tutto e il resto, ogni cosa, come dono che proviene da Lui e a Lui va restituito nella lode e nel servizio dei fratelli. Proprio come ha fatto Santa Lucia nella sua esistenza fino al martirio.
Affidiamo alla sua intercessione il cammino della nostra comunità perché, attraversando seriamente il deserto della Quaresima, possiamo arrivare ben disposti alla Pasqua”.

Ha ancora senso parlare di digiuno e di astinenza dalle carni?

“Ha ancora senso se manteniamo il carattere comunitario della penitenza. Ciascuno potrà scegliere qualsiasi forma di rinuncia personale ma il digiuno e l’astinenza dalle carni sono pratiche penitenziali da fare tutti insieme. Il digiuno e l’astinenza, nella loro originalità cristiana, presentano anche un valore sociale e comunitario: chiamato a penitenza non è solo il singolo credente, ma l’intera comunità dei discepoli di Cristo. Per rendere più manifesto il carattere comunitario della pratica penitenziale la Chiesa stabilisce che i fedeli facciano digiuno e astinenza negli stessi tempi e giorni: è così l’intera comunità ecclesiale ad essere comunità penitente”.

“In rapporto all’originalità del digiuno e dell’astinenza è da risvegliare la consapevolezza che la prassi penitenziale della Chiesa, nelle sue forme molteplici e diverse, raggiunge il suo vertice nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. Comprendiamo, quindi, che la penitenza, espressa nel digiuno e nell’astinenza dalle carni e, aiuta la comunità tutta e ogni singolo fedele a fare spazio alla grazia di Dio da celebrare nei Sacramenti”.

La chiesa Madre. Fonte foto: Cristina Scevola

Quali momenti particolarmente significativi segneranno la prossima Quaresima?

“La quaresima è un tempo molto intenso e la liturgia fissa già un cammino particolarmente ricco. Vorrei segnalare altri momenti che sono tradizionali: le sacre Quarantore nei giorni 7-8-9 marzo; gli esercizi spirituali per tutta la comunità, nei giorni 11-12-13 marzo; il pellegrinaggio a Carlentini, nei luoghi di S.Lucia, il 15 marzo; due appuntamenti di Via Crucis esterna: sabato 16 marzo con la partecipazione dei ragazzi dell’iniziazione cristiana e venerdì 22 febbraio. Senza dimenticare la grande festa della carità in onore del Patriarca san Giuseppe: domenica 17 la festa “esterna”, martedì 19 marzo la solennità liturgica. Ogni momento sarà una occasione di grazia per poter arrivare ben disposti alla celebrazione della Pasqua”.

La Quaresima, “giorni intensi da cogliere per crescere nella preghiera” ultima modifica: 2024-02-12T08:41:48+01:00 da Cristina Scevola

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