Oggi, 10 agosto, è la ricorrenza di San Lorenzo. Siamo nel centro dell’estate, momento di vacanze e di mare. In particolare, la notte di San Lorenzo è celebre per quanto riguarda la tradizione di alzare gli occhi in cielo e cercare di scorgere le numerose stelle che in questo periodo dell’anno si possono facilmente vedere. Un’abitudine non solo francofontese, ma un’usanza comune per tutti.
10 agosto. L’opera di Lorenzo al servizio dei più deboli
Lorenzo diviene diacono nel 257, durante il pontificato di San Sisto. Si tratta dello stesso anno in cui l’imperatore Valeriano dà inizio alla sanguinosa persecuzione cristiana. Il primo atto di Valeriano è quello di ordinare la morte di tutti i vescovi, preti e diaconi. La sua convinzione è che, i fedeli, venendo privati della loro guida, si perdano d’animo e si disperdano. San Lorenzo segue il pontefice fino al momento dell’esecuzione. Così, riceve da lui l’incarico di distribuire i beni della Chiesa ai poveri, alle vedove dei martiri per la fede e agli orfani.
10 agosto. Il martirio e la morte di San Lorenzo
Il prefetto di Roma, dopo essere venuto a sapere delle ingenti somme di denaro maneggiate da Lorenzo, lo manda a chiamare. Gli chiede di consegnargli le varie ricchezze, dicendogli che le vere ricchezze per i cristiani sono quelle spirituali e non quelle materiali. Lorenzo risponde che aveva bisogno di tre giorni per raccogliere quelle “ricchezze”. Tempo che gli viene concesso. Allo scadere della proroga manda a chiamare il prefetto e gli mostra una folla sterminata di poveri. Sono loro, secondo Lorenzo, la vera ricchezza della Chiesa e spiega al prefetto che può prendersene la quantità che desidera.
Il prefetto di Roma, però, non apprezza questo senso dell’umorismo. Così, condanna Lorenzo a essere legato su una graticola rovente. Lorenzo sopporta eroicamente la tortura, anzi continua a dar sfoggio di una grande ironia. Dopo qualche tempo passato sulla graticola legato sul dorso, dice al boia: “Da questa parte sono cotto, voltami”, e quando viene rivoltato: “Adesso sono pronto, potete mangiarmi”. Muore il 10 agosto 258. Il suo corpo viene sepolto sulla via Tiburtina, ai “Campus Veranus”, dove adesso sorge una basilica a lui dedicata.
San Lorenzo è davvero la notte delle stelle cadenti?
Come da consuetudine, si è soliti affermare che nella notte di San Lorenzo si guardano le stelle cadenti. In realtà, quelle che vediamo in cielo non sono stelle. Si tratta di uno sciame di meteore, chiamate Perseidi. Queste, attraversano i cieli della Terra nel periodo che va da fine luglio a fine agosto. Il loro picco di visibilità è tra il 10 e il 12 agosto. Le Perseidi sono frammenti meteorici di roccia nati dalla disintegrazione della cometa Swift-Tuttle, osservata per la prima volta dagli astronomi statunitensi Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle. Questi frammenti si incendiano nell’impatto con l’atmosfera terrestre. Ecco quindi spiegato il motivo per cui noi vediamo la scia luminosa in cielo.
10 agosto. La notte delle stelle cadenti
Alla luce di quanto appena detto, sebbene da tradizione la notte delle stelle cadenti sia il 10 agosto, con il passare dei secoli il momento migliore per guardare le “stelle cadenti” si è spostato in avanti di qualche giorno. Nei giorni vicini al periodo che va dal 10 al 12 agosto, cade il novilunio. Diventa così ancora più facile vedere le stelle. La luna in questo caso è completamente in ombra e avremo un cielo davvero buio, che favorisce l’avvistamento delle stelle cadenti. E allora, non ci resta che alzare gli verso il cielo di Francofonte ed esprimere ognuno i nostri desideri!
