Oggi parliamo di imprenditoria al femminile con una nota imprenditrice locale, Milena Lorena. Le abbiamo rivolto alcune domande…
Milena, quando e perchè hai cominciato a lavorare nel settore dell’imprenditoria?
“Era l’ottobre del 1999, avevo 24 anni e ho aperto l’attività. Quest’anno celebriamo i 25 anni. L’idea è stata di mio marito Riccardo perchè vedeva gruppi di ragazzi in giro nella cosiddetta “Via Prima”, la via principale di Francofonte. E quindi abbiamo deciso, di comune accordo, avendo il locale a disposizione, di avventurarci in questo mondo. Se si sogna da soli, è solo un sogno. Ma se si sogna insieme, è la realtà che comincia. E noi con il nostro progetto, l’abbiamo cominciata”.
Com’è stato all’inizio?
“Stravolgente. Abbiamo avuto la fortuna di cominciare a lavorare fin da subito. Il primissimo ragazzo che ha lavorato qui, Gabriele, era disposto a venire perfino gratis. Ed è salito con noi nel nostro carro gettandosi a capofitto nell’attività”.
E che impatto hai avuto sui ragazzi?
“Sicuramente positivo. Ogni persona passata nella mia vita è unica. Ha lasciato un po’ di se’ e ha portato via un po’ di noi. Ma ci hanno sempre lasciato davvero tanto. Siamo diventati un punto di ritrovo e una certezza per i francofontesi. E per noi, i nostri clienti sono diventati i nostri amici, quelli che ci hanno fatto e continuano sempre a farci sorridere e crescere e non smetterò mai di ringraziarli”.
In quegli anni cosa ha significato essere imprenditrice e donna?
“Sono andata in terapia perchè pensavo di togliere del tempo alla famiglia. Mi sentivo in colpa perchè mi sembrava di venire meno ai miei doveri di genitore, ma poi il terapeuta mi ha fatto capire che conta più la qualità che la quantità di tempo dedicato alla famiglia”.
Quale aggettivo useresti per definirti?
“E’ una domanda complicata…direi caparbia e testarda, perchè il mio spirito da imprenditrice e il mio carattere mi spingono a portare avanti i miei obiettivi, aggiungerei anche una proattiva”.
Quanto hanno contato lo studio e la formazione negli anni?
“Tantissimo. Ti devi documentare sempre e devi essere sempre un passo avanti. Come dico io o ti formi o ti fermi”.
Hai vissuto l’imprenditoria anche durante il Covid, come è stato quel periodo?
“Difficile. Anche se in quel periodo ho cercato di restare sempre a galla inventandomi la qualsiasi. Figurati che nelle bag delle consegne a domicilio scrivevo delle frasi per ringraziare i miei clienti e portare una speranza e un sorriso nelle loro case”.
In te cosa è cambiato in quasi in 25 anni?
“Ho sempre fatto ciò che mi rende felice. Sicuramente sono cresciuta e ho puntato a migliorarmi e a evolvermi. Ho sognato e chi sogna, in fondo, ha la forza di arrivare prima di chi pensa. E’ stata la mia voglia di essere differente che ha saputo fare la differenza. Non ho pensato di dover essere un’imprenditrice per vendere un certo prodotto, ma bensì ho regalato emozioni a quanti mi sono stati vicini creando un posto felice”.
