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1 e 2 novembre, quali tradizioni?

Crisantemi

Si avvicina la ricorrenza dell’1 e del 2 novembre. Si tratta di due date importanti per ricordare chi non c’è più. E oggi vogliamo cogliere l’occasione per ricordare quali sono le tradizioni che caratterizzano queste giornate.

1 e 2 novembre, ricordando chi non c’è più

L’1 novembre è la festa di Tutti i Santi, mentre il 2 si ricordano i morti. In queste due date, la tradizione vuole che ci si rechi al cimitero per fare visita ai defunti. I cimiteri, tra fiori e lumini, sembrano quasi prendere nuova vita e si colorano di speranza e di gioia di vita. Perchè, in fondo, quelle lapidi non ci portano a ricordare la morte del proprio caro, ma la loro vita e ciò che di buono hanno fatto nel corso della loro esistenza. Si tratta di una tradizione sempre viva e cara. Se l’1 è una festa e difatti nel calendario è indicata dal numeretto rosso, il 2 è un normale giorno lavorativo. Nonostante ciò, i cimiteri sono sempre carichi di gente.

Lumino
In tanti si recano al cimitero per far visita ai propri cari defunti

A Francofonte, proprio per alleggerire l’afflusso dei visitatori che si recano in auto, in genere vengono predisposti dei bus navetta che accompagnano le persone fino al cimitero e risalgono. E, come già abbiamo detto sopra, le lapidi si colorano con fiori di ogni tipo, dalle gerbere fino alle margherite, per poi arrivare fino ai più tradizionali crisantemi. Non mancano neppure i lumini che illuminano le tombe. A volte, in queste giornate, si tengono anche delle celebrazioni liturgiche proprio all’interno del cimitero che vedono anche un’ampia partecipazione di gente.

1 e 2 novembre, la festa dei bambini

Ma la tradizione vuole che queste due giornate, in un certo senso, siano anche un momento di festa per i bambini. Si dice che nella notte tra l’1 e il 2 novembre i morti ritornino dall’aldilà per fare visita ai propri cari portando dei regali di ogni tipo ai più piccoli che si sono comportati bene. Questi doni, via via, si sono evoluti nel corso del tempo. Prima si regala soprattutto tanta cioccolata, bambole e soldatini. Adesso, i “regali dall’aldilà”, si sono evoluti e quindi spazio anche a giochi un po’ più moderni per la felicità dei bambini.

Le tradizioni “dolci”

Già da qualche tempo a questa parte, malgrado le temperature non proprio tipiche di questo periodo, è possibile vedere castagne e caldarroste. E poi spazio ai dolci della tradizione, uno più buono dell’altro. Si comincia con i totò, bianchi e al cioccolato, deliziosi, che si sciolgono in bocca. C’è chi li compra e c’è chi preferisce dilettarsi in cucina e farli con le proprie mani.

Rame Di Napoli Fonte Rossana Rosa Di Grazia1
Rame di Napoli. Photo Credits Rossana Rosa Di Grazia

Tra gli altri dolci della tradizione abbiamo anche le rame di Napoli: anche in questo caso, spazio alla fantasia con gusti di vario tipo. Ovviamente, i più forti sono sempre quelli alla nutella, ma è possibile trovarne anche col pistacchio. Perchè è chiaro che bisogna soddisfare davvero tutti.

Tra gli altri dolci della tradizione abbiamo le ossa dei morti, i ‘nzuddi e poi, immancabile come sempre , la frutta martorana.

Questi dolci continuano a essere sempre in voga e non smettono mai di essere squisiti!

1 e 2 novembre, quali tradizioni? ultima modifica: 2023-10-24T14:10:14+02:00 da Cristina Scevola

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