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“Narrare la guerra”, il 27 aprile torna il progetto “Anteo”

Narrare La Guerra

Il 27 aprile torna, con una nuova edizione completamente rinnovata, il progetto socio- culturale Anteo con “narrare la guerra”. Il progetto è stato ideato dalla parrocchia Chiesa Madre – Sant’Antonio Abate nella persona di padre Luca Gallina e diretto dal prof. Nuccio Randone. Dalle prime due edizioni è stato tratto un volume che raccoglie gli atti presentati nel corso delle due edizioni. Ad ospitare quest’anno l’incontro, che si svolgerà a partire dalle ore 19,00, sarà il teatrino della chiesa Madre di Francofonte.

“Narrare la guerra”, il tema di quest’anno

Il tema scelto quest’anno è, appunto, “Narrare la guerra”. Cinque relatori, cinque narrazioni, cinque diversi punti di osservazione di un fenomeno come la guerra che da sempre accompagna l’umanità sul baratro della distruzione. La tematica verrà affrontata seguendo 5 tipologie di narrazione: psicologica (dott.ssa Sabrina Scalone); letteraria (prof. Tommaso Cimino); evangelica (padre Luca Gallina); etica (prof. Nuccio Randone); mediatica (dott. Salvo Arcidiacono).

Anteo Nuccio Randone
Il prof. Nuccio Randone, direttore del progetto “Anteo”

Abbiamo rivolto alcune domande al direttore del progetto socio- culturale “Anteo”, il prof. Nuccio Randone.

Quale argomento è stato scelto quest’anno?

“Dopo la questione dei migranti e la questione ecologica, quest’anno per questa terza edizione del progetto Anteo abbiamo voluto affrontare, visto l’attuale momento storico, la questione della guerra”.

Come mai è stato scelto come argomento “Narrare la guerra”?

“In un’epoca atomica come la nostra, la guerra contemporanea rischia di fare entrare l’umanità in una strada senza ritorno. Riflettere sulla guerra è anche un modo per riflettere sul conflitto dal punto di vista esistenziale oltre che storico e politico. Il conflitto, la guerra come fatto umano e politico da sempre accompagna l’uomo quasi come un dato ineluttabile, motivo per cui la pace appare sempre più come un impegno, un cammino umano e umanizzante. Oggi portare pace nella nostra vita e nelle nostre società, appare più che mai come un atto di responsabilità etica”.

Quali sono le novità di questa nuova edizione?

“La novità consiste nel fatto che rispetto alle precedenti edizioni, questa terza edizione si svolgerà nella forma di una tavola rotonda dove cinque relatori nella stesa serata ci accompagneranno in una autentica narrazione della guerra allo scopo di capirne le diverse sfaccettature”.

Quale messaggio si vuole trasmettere?

“Oltre alla professionalità dei singoli relatori, questa edizione vuole tramettere un messaggio forte ovvero la pace si può costruire solo a partire dalla comprensione della guerra stessa come fallimento della vita personale, politica, sociale e del futuro dell’uomo a cui rispondere con la pace interiore e sociale. Infatti non ci può essere pace senza giustizia sociale e senza solidarietà tra i popoli della terra”.

“Narrare la guerra”, il 27 aprile torna il progetto “Anteo” ultima modifica: 2023-04-22T15:06:01+02:00 da Cristina Scevola

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