Un amore per la cucina che parte dall’infanzia. Abbiamo incontrato il 18enne francofontese Davide D’Agosta che, seppur giovanissimo, porta avanti con passione e dedizione il suo amore per i fornelli. Passione questa, che gli ha permesso di fare esperienze e di vincere delle competizioni.
Raccontaci un po’ di te…
“Sono Davide e ho 18 anni. Sono nato a Catania, ma sono cresciuto e vivo a Francofonte. Ho un fratello maggiore e una sorella minore. Al momento sono ancora uno studente; frequento il quinto anno dell’istituto alberghiero Alfio Moncada di Lentini. Nonostante la giovane età, non mi sono soffermato solo sullo studio, ma ho voluto subito tuffarmi nel mondo del lavoro, precisamente nel campo della ristorazione. Ho cominciato come cameriere in un locale catanese, dove lavoravo ogni fine settimana. Dopodiché ho avuto modo di approfondire la mia esperienza personale a Malta con l’Erasmus (aprile 2022). Stavolta in cucina, il mio mondo”.
“Quella è stata la prima vera e propria volta in cui ho lavorato in una cucina al di fuori della scuola. La considero tutt’oggi un’esperienza bellissima. Sono piaciuto talmente tanto agli chef e alla titolare, tanto che volevano tenermi là e concedermi il posto di lavoro; tuttavia, ho deciso di rifiutare per diversi motivi. Nell’estate 2022 ho lavorato a Siracusa come aiuto cuoco in un noto locale. Ho vissuto una stagione intensa a livello lavorativo che mi ha permesso di imparare tanto affiancando professionisti del settore. Una volta terminata la stagione, ho iniziato il mio quinto anno di scuola e sono tornato a lavorare di nuovo a Catania”.
Quando e come è cominciata la tua passione per la cucina?
“La passione per la cucina è cominciata fin da piccolo vedendo mio fratello lavorare in un 5 stelle. Questa passione è cresciuta ancora di più nel corso degli anni frequentando l’alberghiero dove ho la possibilità di maneggiare gli utensili di lavoro e provare l’ebrezza di tagliarmi e capire quanto realmente i coltelli mordessero. Lavorando nel locale del capoluogo etneo, essendo più maturo e vedendo cosa realmente fosse il lavoro in cucina ogni volta che entravo per portare una comanda oppure per uscire un piatto.
L’amore definitivo è scoppiato a Malta. Lì mi sono reso conto che la cucina è il mio mondo e che una volta giunto nel locale dove lavoro dovevo esprimere al 100% tutta la mia passione”.
Cosa vuol dire per te cucinare? E quali piatti preferisci cucinare?
“Cucinare per me vuol dire mettere nel piatto tutte le emozioni che si provano durante la realizzazione della ricetta, emozioni derivate dall’odore e dal colore che le materie prime ci regalano.
La cucina è letteralmente scienza, sta a noi trasformarla in pura arte. I piatti che più preferisco realizzare sono sicuramente quelli che si ottengono dalla materia prima del nostro territorio preferendoli a prodotti che vengono importati dall’estero”.
Esiste un segreto per realizzare un piatto eccellente?
“Il segreto potrebbe essere provare e sbagliare tante volte durante la preparazione, dagli errori si scoprirà ciò che deve essere migliorato. Il piatto top non uscirà mai senza uno studio accurato, ricerca dei prodotti e tanta dedizione. Questo punto fondamentale, unito a ingredienti freschi e di stagione (e non si intendono ingredienti costosi) riescono ad essere un buon compromesso per la realizzazione di un piatto eccellente”.
Hai partecipato a delle competizioni?
“La prima competizione alla quale ho partecipato risale al novembre 2022, un concorso realizzato da Ristoworld Italy, grazie allo studio di un piatto che a seguito ho realizzato, sono riuscito a vincere il primo posto con il mio team”.
Secondo te che posto occupa la cucina tradizionale nelle scelte e nei gusti della gente?
“Ad oggi io ritengo che la cucina tradizionale sia apprezzata solo dagli stranieri purtroppo, ho avuto constatazione a Catania facendo il cameriere, mentre prendevo le comande erano entusiasti di farsi consigliare piatti della tradizione siciliana. Al contrario dell’italiano che ormai non va in quel determinato locale per gustare i prodotti dell’enogastronomia locale, ma bensì sceglie un altro posto dove magari la location e un po’ più chic”.
Cosa ti aspetti dal futuro?
“Dal futuro mi aspetto tante, sfide, sorprese e avventure che sarò entusiasta di riscontrare.
Mi aspetto una grande carriera con altrettanti traguardi e soddisfazioni tutte dettate dalla testa sulle spalle, studio, sacrificio, umiltà, voglia di fare e voglia di imparare. Punti fondamentali per essere grandi nel sogno che si vuol perseguire”.
Alla grandeee numeri 1 cristina e Davide