In visita alla chiesa del Carmine Vecchio

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In visita alla chiesa del Carmine Vecchio

Carmine Vecchio

Torna il nostro consueto appuntamento alla scoperta dei luoghi di culto appartenenti alla città di Francofonte. Oggi vi portiamo a visitare la chiesa del Carmine Vecchio, ex Santa Maria dei Genovesi, costruita nella seconda metà del XV secolo.

I coloni genovesi

La chiesa del Carmine Vecchio è situata nell’omonima piazza, sul lato nord. Secondo quanto riportato dagli studiosi, a fondare questo sacro edificio sono stati un gruppo di coloni genovesi, provenienti da Caltagirone; quest’ultima era già da tempo abitata da una numerosa comunità ligure, installatasi nella vicina cittadina della zona del Calatino per motivi commerciali.

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Qui i genovesi occupavano un quartiere alla periferia nord-orientale, con al centro una chiesa dedicata a San Giorgio, tutt’oggi ancora esistente. Essi costruirono anche a Francofonte parecchie abitazioni e magazzini, fino a formare una borgata.

La chiesa di Santa Maria dei Genovesi è stata sempre tra le più importanti presenti all’interno del paese. Nel 1518 i coloni hanno istituito, proprio nella chiesa, una confraternita, che rimane presente anche dopo il 1583, anno in cui l’edificio di culto viene dedicato alla Madonna del Carmine e si costruisce l’attiguo convento, abitato da sei frati Carmelitani. A contribuire a un arricchimento delle decorazioni interne anche i Gravina-Cruyllas, signori di Francofonte.

Dopo il terremoto del 1693

Purtroppo, il terremoto dell’11 Gennaio 1693 ha distrutto il complesso religioso, ricostruito, negli anni successivi, al centro del paese. Nella nuova chiesa erano presenti alcuni oggetti sacri recuperati tra le macerie. Tra questi, la grande tela della Madonna del Carmine, risalente al XV secolo. Dopo il sisma non si ricostruisce neanche l’ex borgo dei genovesi. La zona, invece, è stata utilizzata in seguito per usi agricoli.

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Nella seconda metà del XIX secolo inizia a formarsi, poco più a sud, il quartiere del Corso o dei Modicani, chiamato così per via dei tanti coloni arrivati da quella contea, innanzitutto per i lavori stagionali negli agrumeti, ma anche per motivi commerciali e artigianali. 

Nel 1980, nella scheda redatta per il censimento nazionale, i ruderi della chiesa e del convento sono stati regolarmente circoscritti in previsione di futuri restauri; tuttavia, nessuno ha tenuto realmente in contsiderazione tale circoscrizione. Nel 1985 hanno avuto avvio i lavori di sbancamento della zona per l’edificazione di un quartiere residenziale. I reperti della chiesa del Carmine Vecchio sopravvissuti hanno sfortunatamente subìto dei gravi danni.

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Caratteristiche strutturali

Passando invece alle caratteristiche strutturali, la chiesa del Carmine Vecchio, ex Santa Maria dei Genovesi, aveva pianta rettangolare, con facciata rivolta vero il lato ovest. Per il suo aspetto esterno, è possibile fare solo delle ipotesi. Probabilmente, la facciata aveva una stesura liscia di conci arenari, in cui si incastonava il portale, sicuramente di forma ogivale.

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Per quanto riguarda, invece, le parti sopravvissute della chiesa, queste sono state il lato sud (fino al 1986), e poi il lato ad est o di fondo, chiuso agli angoli da due contrafforti realizzati con dei piccoli conci arenari. Per ciò che concerne il convento, secondo le ricerche effettuate, aveva queste dimensioni: m. 25.00 x 25.00. Infine, le fondamenta: queste sono sopravvissute fino al 1989-90 lungo tutto il loro perimetro.

In visita alla chiesa del Carmine Vecchio ultima modifica: 2018-10-25T12:55:23+02:00 da Giuseppe Spina

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