Vincenza Santangelo, poetessa e autrice francofontese, ha pubblicato il volume “Il segreto di Angiluzza”, romanzo ambientato nell’entroterra siciliano, esattamente a Francofonte, intorno agli anni 30 del ‘900.
Il volume racconta una storia d’amore e di tradizione che si scontra con i segreti e delle verità del passato.
Sfogliando le varie pagine il lettore ha la possibilità di scoprire un mondo vivo e vero, fatto di valori ma anche di ingiustizie, di regole ma anche di superstizioni.
“Il segreto di Angiluzza”, il volume
“Nel segreto di Angiluzza il ricordo di eventi, suoni, odori del tempo vibrano all’unisono con il mio animo. Avrei voluto parlare di me stessa in terza persona persona, per descrivere con occhi distaccati alcuni eventi risalenti ai primi decenni del secolo scorso nel mio paese, Francofonte”, scrive l’autrice Vincenza Santangelo nella prefazione del volume. “Attraverso il veicolo magico della parola, del ricordo e della realtà ormai mutati, rivive un passato che fu forte, radicato, tramandato madre in figlia, da padre in figlio”, si legge ancora. “La verità del passato integra, ammaliante, preziosa ma ormai perduta, rivive fra queste pagine”, scrive ancora la Santangelo.
Quella raccontata nel volume è una storia che riporta al presente attuale il passato con tutti i colori e i suoi dell’epoca. L’autrice ha voluto omaggiare Francofonte proprio per l’amore che riversa per la sua terra e le sue radici.
Il volume è composto da 12 capitoli; l’immagine di copertina è realizzata dalla fotografa Laura Gallo.
Abbiamo rivolto alcune domande all’autrice…
Quando nasce “Il segreto di Angiluzza”?
“Il volume nasce durante il periodo buio della pandemia, insieme ad altri 7 libri di narrativa letteraria. Nasce nel buio come luce che rischiara e da’ speranza; illumina e da’ colore. “Il segreto di Angiluzza” nasce di getto come gli altri romanzi e come le precedenti 25 opere di poesia”.
Con questo volume a cosa vuole rendere omaggio?
“Si tratta di un omaggio al mio paese, Francofonte, un tentativo estremo d’amore verso le antiche tradizioni, usi sconosciuti alle nuove generazioni, tradizioni centenarie ormai scomparse che andrebbero conosciute per vivere meglio il presente. Dentro a ogni pagina ho riportato in vita donne, ragazze, uomini dell’epoca e questi personaggi vivono dentro un vortice di ricordi, ciascuno con il proprio viso, le proprie gesta e caratteristiche e il proprio stesso carattere”.
Come mai ha atteso un po’ di tempo prima di darlo alle stampe?
“A causa della timidezza che mi porto dentro ho atteso prima di trovare il coraggio di pubblicarlo. L’insistenza attraverso la quale i personaggi e il loro vissuto si affacciavano alla mia mente è stata tale da indurmi a dare loro vita e di raggiungere una sorta di pace interiore”.
Quando ci si accinge a leggere il libro, in quale realtà si viene catapultati?
“Nel momento in cui si aprono le pagine del libro si è immediatamente portati in un mondo antico, vivo e reale, che non esiste più se non dentro di esse. Auguro a tutti buona lettura e che Dio vi benedica”.
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