Al fine di fronteggiare l’emergenza Coronavirus, è stato emanato un nuovo per richiedere congedi parentali straordinari. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Daniela Sangiorgio, dirigente nazionale UIL. Nei prossimi paragrafi vi diremo nel dettaglio quali sono i soggetti che possono usufruire di tale congedo staordinario.
Congedi parentali straordinari: di cosa si tratta?
“Il decreto legislativo del 17 marzo, n.18 prevede all’art. 23 che, a causa della sospensione delle attività didattiche, i genitori lavoratori possano usufruire di uno specifico congedo. Questo è fruibile per un periodo continuativo o frazionato. Inoltre, non deve essere superiore a quindici giorni; riguarda i figli di età non superiore ai 12 anni. I periodi di fruizione sono coperti da contribuzione figurativa”: spiega la dottoressa Sangiorgio. Si tratta, dunque, di una forma straordinaria di congedo parentale a favore dei genitori che lavorano. Spiega ancora la dottoressa: “Tuttavia, per quanto riguarda il limite dei 12 anni, questo non si applica ai figli con disabilità, in situazione di gravità e iscritti a scuole di ogni ordine e grado; o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale”.
Congedi parentali straordinari: i soggetti interessati
Per questa nuova forma di congedo, ad essere interessati sono:
- i dipendenti del settore privato;
- i lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
- gli autonomi iscritti all’INPS;
- i dipendenti pubblici.
“La fruizione del congedo è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori; sempre per un totale di 15 giorni”: spiega la dottoressa. Per quanto riguarda i requisiti necessari: “Si richiede che nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore che benefici di strumenti di sostegno in caso di sospensione o cessione dell’attività lavorativa; oppure un altro genitore disoccupato o non lavoratore”.
Congedi parentali straordinari: quale indennità prevista?
L’indennità prevista per il nuovo congedo parentale è pari al 50% della retribuzione media giornaliera per i lavoratori dipendenti del settore privato. Invece, per quanto riguarda i lavoratori parasubordinati e autonomi: “verrà riparametrata secondo altri criteri”: sottolinea. “L’articolo 25 prevede che anche i genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico abbiano diritto al congedo e all’ indennità”: prosegue ancora. “Però non spetta nei casi in cui uno o entrambi i lavoratori stiano già fruendo di analoghi benefici. Per loro, l’erogazione dell’indennità e l’indicazione delle modalità di fruizione spettano all’Ente con il quale intercorre il rapporto lavorativo”.
Beneficio utilizzabile come bonus baby- sitting
“In alternativa al congedo parentale speciale – ci dice la dottoressa – è prevista anche la possibilità di scegliere il pagamento di un bonus per acquistare servizi di baby – sitting. Il limite massimo complessivo previsto è di 600 euro e viene erogato attraverso il libretto di famiglia”.
Il bonus baby- sitting è riconosciuto nel limite massimo di 1000 euro per i seguenti soggetti:
- lavoratori dipendenti del settore sanitario;
- dipendenti del settore pubblico e privato accredito;
- personale del comparto sicurezza.
Congedo senza indennità
I genitori lavoratori dipendenti con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni hanno diritto di astenersi dal lavoro, sempre con riferimento al periodo di sospensione delle attività didattiche.
A loro non spetta:
- la corresponsione di indennità;
- il riconoscimento della contribuzione figurativa.
Vige invece:
- il divieto di licenziamento;
- il diritto alla conservazione del posto di lavoro.