La Grotta di Passaneto, luogo caro ai devoti francofontesi della Patrona

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La Grotta di Passaneto, luogo caro ai devoti francofontesi della Patrona

Grotta passaneto

La grotta di Passaneto: da qui parte la storia del culto della Madonna della Neve

La grotta di contrada Passaneto è un luogo simbolo per i fedeli francofontesi. All’interno, infatti, è stata rinvenuta l’icona della Madonna della Neve. Di certo è uno dei posti più suggestivi da visitare; un posto ricco di storia e di fede. Ed è proprio da qui che parte la storia del culto della santa Patrona di Francofonte.

La grotta

Situata in contrada Passaneto, la grotta sarà nuovamente riaperta ai fedeli il prossimo 3 agosto. Qui saranno esposti, alla venerazione dei fedeli, il Crocifisso e l’icona originale della Madonna della Neve che erano collocati all’interno della stessa. “Secondo la leggenda popolare, si racconta che, oltre all’icona della Madonna, è stato trovato un crocifisso, di epoca bizantina”.

Grotta Quadro

La cornice è scolpita nella pietra

Secondo la leggenda, i buoi, una volta giunti alla chiesa dell’Annunziata si fermarono e non proseguirono. Una volta sceso il Crocifisso, i buoi ripresero a camminare verso Francofonte. “I francofontesi- ci racconta padre Michele Lentini– hanno una particolare devozione verso la Madonna della Neve. La grotta rappresenta la nostra storia, la nostra devozione mariana e la nostra identità”. Prosegue ancora: “la decisione di ridare questo luogo ai devoti nasce dalla volontà di restituire la casa della madre a tutti i figli. La Madonna della Neve è la Mamma di tutti i francofontesi”.

L’origine del culto della Madonna a Francofonte

A metà del XVI secolo, il Barone di Ventimiglia era proprietario di una Cappella, in contrada Passaneto, dedicata a Santa Maria di Soleto. Il 15 ottobre del 1549 il vescovo di Siracusa confermava il beneficio fatto dal Barone di Ventimiglia a favore di Don Michele Di Marco della “Ecclesia Sive Capella Santa Maria di Soleto”. Con questo beneficio, anche il quadro della Madonna di Soleto veniva trasferito a Francofonte. La Madonna della Neve diventa Patrona nel 1619 e protettrice di Francofonte nel 1627. Il culto riprende la presenza dell’icona della stessa nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Nella notte tra il 4 e il 5 agosto del IV secolo, infatti, sul monte Esquilino, cadde la neve. Inoltre, l’icona, raffigura Maria che stringe tra le braccia il bambino Gesù e richiama il dogma della divina maternità di Maria.

La grotta di Passaneto

La grotta, di origine basiliana, è il luogo di ritrovamento dell’icona della Santa Patrona. “I basiliani erano inizialmente stanziati in un piccolo centro del leccese, Santa Maria di Soleto. Avendo curato i luoghi sacri in Terra Santa, amavano riproporre i luoghi della Natività e della Passione e Risurrezione di Cristo”: ci racconta padre Lentini. La grotta rappresenta il luogo dove era collocata la mangiatoia di Betlemme. Ci spiega ancora. “La mangiatoia non è collocata al centro, bensì lateralmente. L’immagine della Madonna è collocata in fondo e a una certa altezza, con una cornice in pietra scolpita da loro”. Anche nel fercolo è possibile trovare la riproduzione della stessa cornice che si rifà allo stile rupestre di quella situata nella grotta. “Anche il tabernacolo – sottolinea – è collocato molto in basso, proprio alla stessa altezza della mangiatoia di Betlemme”. 

Grotta Di Passaneto Madonna Neve

Un’altra immagine della grotta

Diverse sono le ipotesi legate all’icona. “Probabilmente – ci dice padre Michele- l’affresco andò rovinato e loro lo realizzarono attraverso la tecnica dello stucco su tavola”. Prosegue ancora, facendo notare che: “le misure combaciano perfettamente con l’immagine nel fercolo. Inoltre, ci sono dei fori che indicano, nella cornice rupestre, un prolungamento. Un’altra ipotesi – continua- è confermata da molti competenti dell’arte della pittura. Nell’originale è possibile notare una parte rovinata posta sotto il bambin Gesù. Forse, per poterla portare in processione, fecero un prolungamento”.

La riapertura della grotta

La grotta sarà riaperta ai devoti il 3 agosto. Alle ore 19.30 circa partirà un pellegrinaggio penitenziale verso la stele votiva di Passaneto. Alle ore 21.00 circa, ci sarà una Santa Messa presieduta da Monsignor Salvatore Pappalardo.

La Grotta di Passaneto, luogo caro ai devoti francofontesi della Patrona ultima modifica: 2019-08-02T06:23:16+02:00 da Cristina Scevola

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